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Il cantiere

La bretella accelera. «Apertura a fine maggio»

Nel corso di un vertice in prefettura, Anas e consorzio Integra hanno indicato la nuova data per la fine del cantiere della tangenziale ovest.
Secondo le nuove proiezioni di Anas i lavori della bretella dovrebbero terminare per la fine di maggio
Secondo le nuove proiezioni di Anas i lavori della bretella dovrebbero terminare per la fine di maggio
Secondo le nuove proiezioni di Anas i lavori della bretella dovrebbero terminare per la fine di maggio
Secondo le nuove proiezioni di Anas i lavori della bretella dovrebbero terminare per la fine di maggio

C’è una nuova data per la fine del cantiere della tangenziale ovest e stavolta non si tratta di un rinvio sullo stile di quelli già visti negli ultimi anni. La deadline, anzi, è anticipata rispetto all’ultima previsione che alla fine dello scorso anno, all’ultimo miglio del suo mandato vicentino, aveva allarmato non poco l’ex prefetto Pietro Signoriello. Ora è davanti al suo successore Salvatore Caccamo che Anas e il consorzio di imprese Integra hanno rimodulato il cronoprogramma, già dilatato da un susseguirsi di ritardi. Indicando la conclusione dei lavori, con l’apertura della strada, per la fine di maggio e non più per il 29 giugno come era emerso anche nel corso dell’ultimo vertice in prefettura.

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Apertura della bretella anticipata a fine maggio

L’incontro convocato ieri dal rappresentante territoriale del governo a palazzo Volpe ha prodotto un aggiornamento positivo per l’infrastruttura iniziata il 21 marzo del 2018. Al tavolo, con Anas e Integra, c’erano, per il Comune, il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Matteo Celebron con il dirigente Paolo Gabbi e Marco Bonafede del settore Mobilità; presenti anche il sindaco di Costabissara Giovani Maria Forte, Valter Orsi, consigliere provinciale alle grandi infrastrutture e un delegato della Regione Veneto.

Un incontro che ha avuto un esito diverso rispetto a quelli precedenti, conclusi tra il nervosismo e la frustrazione causati dei continui rinvii. Anche se ora si attende la prova dei fatti.

Palazzo Trissino: «Continueremo a monitorare l'avanzamento dell'opera»

«Usciamo da questo vertice soddisfatti - dichiara Celebron assieme al sindaco Francesco Rucco a margine della riunione – perché abbiamo finalmente ricevuto garanzie sulla fine dei lavori entro maggio. Ringraziamo il prefetto che ha voluto farsi carico insieme a noi della problematica».

Alcuni temi, però, restano aperti. «Da parte nostra continueremo a monitorare non solo l’avanzamento dei lavori di un’infrastruttura attesa da decenni, ma anche il completamento di tutte le opere di mitigazione, dalle barriere antirumore fino alla messa a verde, a tutela dell’ambiente e dei cittadini che vivono nelle aree interessate dalla nuova strada», aggiungono sindaco e numero due di palazzo Trissino, che aggiunge: «Dal vertice è emerso che i lavori di mitigazione a verde inizieranno tra marzo e aprile. È un aspetto importante, come lo è quello del monitoraggio delle acque, sul quale ho chiesto la stessa attenzione». 

Uno sprint inatteso dei lavori da parte di Anas

Nei prossimi giorni, dunque, il completamento della tangenziale di Vicenza, primo stralcio primo tronco, dovrebbe accelerare, a partire dall’atteso potenziamento delle presenze in cantiere, che potrebbero arrivare a un picco di 90 lavoratori. Uno sprint rispetto all’attuale stato di avanzamento dei lavori che sul sito di Anas (dove la data di ultimazione indicata è ancora il 29 giugno) è al 69,74 per cento.

Il comitato dell'Albera è cautamente ottimista

Cautamente ottimista anche il comitato dell’Albera, che il 7 marzo incontrerà il presidente della Provincia Andrea Nardin: «La buona notizia dell’apertura al transito dei veicoli e tir sulla bretella grazie al potenziamento del numero unità lavorative come sempre fa noi richiesto, assume un significato più largo ed emblematico - spiega Giovanni Rolando presente ieri con Fiorenzo Donadello davanti alla prefettura -. La salute delle persone, la sicurezza, la vivibilità dei quartieri vengono prima di altre considerazioni. Vigileremo perché tutta l’opera venga ultimata a perfetta regola d'arte, con le opere di mitigazione ambientali e paesaggistiche, le ciclabili e impianti di illuminazione».

Sul tema interviene anche il comitato San Giovanni che sulle opere a verde esprime forti preoccupazioni: «Non vorremmo che la strada riaprisse senza le opere di mitigazione ambientale - avverte Giorgio Sinigaglia, portavoce dei residenti di Maddalene e Costabissara -. È quanto mai necessario procedere alle piantumazioni come previsto dal progetto». 

 

Laura Pilastro

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