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I numeri

I vicentini si giocano un miliardo di euro: ogni giorno 2,7 milioni

I dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli allegati a una relazione della Camera
Le videolottery assorbono quasi la metà delle giocate dei vicentini e ancora di più se associate alle slot ARCHIVIO
Le videolottery assorbono quasi la metà delle giocate dei vicentini e ancora di più se associate alle slot ARCHIVIO
Le videolottery assorbono quasi la metà delle giocate dei vicentini e ancora di più se associate alle slot ARCHIVIO
Le videolottery assorbono quasi la metà delle giocate dei vicentini e ancora di più se associate alle slot ARCHIVIO

Un miliardo di euro. Questa la cifra, giocata più, giocata meno, spesa in un anno dai vicentini in tabaccheria e nelle sale gioco. E i dati parlano chiaro: sono sempre puntate in perdita. Questi sono infatti i denari che sono usciti dal portafogli dei cittadini che vivono (o transitano) per la provincia per il gioco cosiddetto “fisico”. Statistiche da cui sono escluse le puntate, che continuano a crescere, che si moltiplicano davanti a uno schermo.

Tra i 13 giochi monitorati (Slot machine di tre tipi, scommesse sportive a quota fissa e variabile, ippica, gratta e vinci ma anche Lotto, Superenalotto e Win for Life) ci sono evidentemente dei protagonisti: la nuova generazione rappresentata dalle slot svetta senza ombra di dubbio seguita, a stretto giro di posta, dai giochi della tradizione: i biglietti “Gratta e vinci” ma anche Lotto e Bingo. Questi dati sono forniti dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e sono allegati agli studi della Camera dei deputati aggiornati tra agosto e settembre di quest’anno. Ogni giorno vengono giocati 2,7 milioni.

Il capoluogo

Per avere subito un’idea chiara della situazione è bene osservare la situazione del capoluogo che, in totale, ha giocato 211 milioni di euro: un quinto della cifra complessiva. Bene, poco meno della metà di queste “milonate” (94 milioni di euro) arriva dalle videolottery mentre un quarto deriva dagli apparecchi Awb (Amusement with prize, divertimento con premio) ossia le slot machine. Dai “Gratta e vinci” arrivano 25,2 milioni di euro di giocate. Seguono il Bingo con 12,3 milioni e il Lotto con 11,3 milioni. Attenzione: non ci sono soldi che escono ma anche qualche denaro che entra nelle tasche dei vicentini del capoluogo. Si tratta, però, di dati sempre in perdita. Osservando per esempio i “Gratta e vinci”, sono andati in fumo 7 milioni di euro, mentre sono 18 i milioni che non sono mai rientrati nelle tasche di quelli che hanno deciso di “investire” sulle slot. Nel conto complessivo, in un anno, a fronte di 211 milioni giocati, ne sono rientrati nelle tasche dei cittadini 164: poco di 46 milioni si sono del tutto volatilizzati e, di questi, circa 23 milioni hanno fatto trionfalmente il loro ingresso nelle casse dell’erario

Le città

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Come accade spesso in questo tipo di classifiche, l’andamento delle giocate dipende quasi sempre dalla popolosità dei centri abitati e quella delle giocate non fa grande differenza. Bassano si è giocata 72 milioni (di cui 42 milioni alle videolottery) e ha perso in definitiva poco più di 14 milioni. Spicca il risultato di Montecchio Maggiore: i castellani hanno speso 62 milioni (39 di videolottery), perdendone quasi 12. A seguire Thiene, che ha speso poco meno di 49 milioni perdendone quasi 10, Arzignano con 33,5 milioni (persi 7,2) e Valdagno, staccata di 10 milioni e ne ha persi 5,5. Seguono quindi Marostica che si è giocata 22,1 milioni e Cassola con 21,9 milioni. La “top ten” è chiusa da Trissino con 21,6 milioni di euro (i trissinesi hanno perso 4,1 milioni).

I virtuosi

Più che una virtù, probabilmente, è una carenza di giocatori. La “parte bassa” della classifica vede paesi piccoli ma anche un “colpo da maestro”, quello di San Nazario che a fronte di nessuna giocata effettuata (per questo non compare nell’elenco qui a fianco) si è portata a casa 8 mila euro. Ecco, quindi, che all’ultimo posto tra i Comuni che hanno giocato meno c’è Alonte che ha speso in azzardo legale “solo” 37,6 mila euro perdendone quasi 10 mila. Zovencedo ha puntato 42,5 milioni perdendo più o meno la stessa cifra. Ecco, quindi, Pianezze (quasi 45 mila euro giocati con 12,5 mila euro persi), Nogarole (che ha si è giocata 53 mila euro perdendone 17 mila) e poi Villaga che sale a 113 mila euro, Tonezza (135 mila euro), Crespadoro (poco meno di 200 mila euro) e Castegnero. 

 

Karl Zilliken

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