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Il personaggio

Beatrice, il premio del Gambero Rosso: «Dalle lezioni con Massari all’olimpo dei pasticcieri»

Ventinove anni e un premio speciale consegnato dalla guida del Gambero Rosso. Busatta assieme al marito ha aperto nel 2021 un locale a Vicenza.
Beatrice Busatta gestisce con il marito il locale “Babu” ed è stata premiata dal Gambero Rosso
Beatrice Busatta gestisce con il marito il locale “Babu” ed è stata premiata dal Gambero Rosso
Beatrice Busatta gestisce con il marito il locale “Babu” ed è stata premiata dal Gambero Rosso
Beatrice Busatta gestisce con il marito il locale “Babu” ed è stata premiata dal Gambero Rosso

Ventinove anni e un premio speciale come “Pasticciere emergente 2023” consegnato direttamente per mano della direttrice della guida del Gambero Rosso, Laura Mantovano. Stiamo parlando di Beatrice Busatta, giovane originaria di Camisano Vicentino che, assieme al marito Alberto Barbiero, ha aperto il 29 agosto 2021 il locale “Babu dolce e salato” di Vicenza. 

«Busatta firma una pasticceria intrigante e dal taglio contemporaneo che rilegge i classici con gusto e misura» si legge nella descrizione che ha portato alla prestigiosa nomina e alla targa consegnata giovedì mattina nella cornice di palazzo Albergati a Zola Predosa (Bologna), dove si è tenuta la premiazione delle migliori pasticcerie italiane. 

Beatrice Busatta, "pasticciera emergente" del Gambero Rosso

Una laurea triennale in lingue per il commercio internazionale alla facoltà scaligera, poi il drastico cambio di rotta con il corso di alta pasticceria a Brescia, alla corte di Iginio Massari. «Dopo i tre mesi di scuola ho affrontato altri tre mesi di stage a Padova, e più precisamente alla patisserie D&G del maestro Denis Dianin - prosegue Busatta -. Chiusi gli esami con il massimo dei voti ho deciso di provare a lavorare al Bistrot Garibaldi, in piazza dei Signori a Vicenza. La mia esperienza agli ordini del giovane chef stellato Lorenzo Cogo è durata quasi cinque anni durante i quali sono diventata pastry chef responsabile del ristorante, del bistrot, della pasticceria e dell’intera linea di panificati». 

Babu rivisita la pasticceria italiana e francese

Probabilmente già in questo periodo il talento di Beatrice Busatta era balzato agli occhi di qualcuno, ma le proposte di lavoro non hanno distolto la giovane pasticciera dal suo intento: aprire un locale in città assieme a quello che è diventato suo marito. «Io e Alberto - racconta - ci siamo conosciuti durante lo stage a Padova, poi le nostre strade si sono lavorativamente divise per ricongiungersi nella nostra attività: Babu, Ba di Barbiero e Bu di Busatta. La nostra idea è stata quella di rivisitare in chiave contemporanea la tradizione della pasticceria italiana e francese adattandola alle esigenze e alle richieste del territorio vicentino. Tra i cavalli di battaglia spicca la mono porzione di arachidi, caramello e cioccolato, ma siamo conosciuti anche per i nostri brunch». 

 

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"Due torte" nella guida già nel 2021

Una scelta vincente tanto che lo scorso anno, a pochi mesi dall’inaugurazione del locale, la stessa guida del Gambero Rosso aveva attribuito a Babu due torte su tre con un punteggio di 81 su 100, punteggio che quest’anno è salito a 83.

«Non mi aspettavo il riconoscimento come “Pasticciere emergente” - chiarisce la giovane -. Un mese fa mi avevano contattato chiedendomi una foto, ma pensavo fosse per la guida. Alla premiazione, svoltasi a palazzo Albergati di Bologna, sono andata con mio marito e con i miei genitori. Abbiamo portato alcuni prodotti della nostra pasticceria: sentire i big del settore che, dopo averli assaggiati, ci facevano i complimenti è stato emozionante. Ringrazio le persone, gli amici e i clienti che mi hanno scritto». 

Il sogno di una pasticceria a New York

Ma com’è nata questa passione in Beatrice Busatta e cosa sogna la talentuosa pasticciera per il futuro?  «Ho sempre amato cucinare - replica la giovane emergente - ma non sono figlia d’arte. Non immaginavo che questa propensione potesse trasformarsi in una professione, tanto che avevo scelto di studiare tutt’altro. Invece adesso sono in laboratorio alle 4 e mezza di mattina e ci resto fino al tardo pomeriggio». E aggiunge: «Cosa sogno per il futuro? A me e ad Alberto piacerebbe aprire un Babu all’estero». E a tal proposito indiscrezioni parlano di New York, chissà. 

 

Sara Marangon

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