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L'appello

Ferragosto tragico, due morti e tre feriti sulle montagne del Vicentino. I consigli del Soccorso alpino

Foto Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico @cnsas_official
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Foto Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico @cnsas_official

Ferragosto tragico in montagna. Due morti a distanza di poche ore uno dall'altro e tre feriti sulle vette vicentine. Ieri mattina, Marziano Cortese, un sessantenne di Marano Vicentino esperto di montagna, è morto precipitando per diversi metri all'interno del Vajo Lovaraste, nel Gruppo del Fumante. 

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Poche ore più tardi, ieri nel pomeriggio, lo stesso Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno è stato nuovamente allertato per un uomo colto all Passo della Lora. Il 65enne - S.T. le iniziali rese note - di Rovigo ad un certo punto ha accusato un malore per poi accasciarsi a terra senza vita. Altre ore intense ieri per il Soccorso alpino intervenuto tra Monte Valbella e Cima Ekar sull'Altopiano di Asiago, in località Barcarola, Valdastico e sul Monte Summano, a Piovene Rocchette.

 

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Negli ultimi giorni, dunque, si stanno moltiplicando gli interventi del Soccorso Alpino, e arriva un appello per i prossimi giornimassima attenzione alle condizioni meteo.

 

Ecco i consigli in caso di temporale

- Evita la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, evita di stare vicino a guglie e pinnacoli anche di altezza modesta: scendi di quota facendo attenzione al terreno scivoloso

- resta lontano da alberi isolati e non cercare riparo dalla pioggia sotto di questi ultimi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante. Il bosco fitto offre parziale riparo, ma evita sempre di sostare sotto le piante più alte

- accovacciati a piedi uniti evitando per quanto possibile il contatto con il suolo: siediti su uno zaino, una corda, del legno o rami secchi

- tieniti alla larga dalle ferrate e dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche e da altre situazioni analoghe come in genere il materiale alpinistico

- trova rifugio in un anfratto di roccia solo se asciutto, al riparo da possibili scariche di sassi, possibili in presenza di fenomeni violenti

- evita di avvicinarti o appoggiarti a pareti con percolazione d'acqua

- rifugiati se possibile in auto, lontano da ruscelli e torrenti che in pochi minuti possono assumere regime di piena, con portiere e finestrini chiusi: è un luogo molto sicuro in caso di fulmini.

 

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