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Adunata nazionale

Diecimila a Trento
Gli alpini vicentini
messaggeri di pace

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La cerimonia dell'alzabandiera dell'adunata a Trento,
La cerimonia dell'alzabandiera dell'adunata a Trento,
La cerimonia dell'alzabandiera dell'adunata a Trento,
La cerimonia dell'alzabandiera dell'adunata a Trento,

VICENZA. Sfileranno in quasi in ottomila domani a Trento per la 91esima adunata nazionale degli alpini. Ma sono oltre diecimila i vicentini -  più della metà appartenenti alla “Monte Pasubio - tra i 600 mila tra veci, bocia e familiari coinvolti nell'atmosfera di festa di popolo e colori, di tradizione e valori, che per tre giorni vede il capoluogo trentino capitale delle penne nere e della pace.

 

IL PRIMATO. Massiccia, dunque, come sempre la presenza all'adunata nazionale degli alpini delle cinque sezioni beriche (Vicenza Asiago, Bassano, Marostica, Valdagno) che rappresentano la provincia italiana con il maggior numero di iscritti. «Sarà un’adunata fantastica! Più di Treviso» afferma Luciano Cherobin, presidente della sezione Ana “Monte Pasubio”. Del resto nel centenario della fine della prima guerra mondiale non potrebbe essere altrimenti.

«Trento è la scelta giusta per ricordare quello che è successo un secolo fa - prosegue Cherobin -  Una meta molto sentita da tutti gli alpini per quello che rappresenta in chiave storica, nazionale, unitaria, sebbene il passaggio all’Italia della città e del territorio venne sancito di fatto nel ’19. Ma anche per il messaggio di pace, di fratellanza e anche di riappacificazione che portiamo nel cuore ad ogni adunata e che ogni adunata trasmette». 

 

MESSAGGIO DI PACE. Vicenza porterà il suo messaggio di pace forte, visivo e visibile. «Apriremo la sfilata della rappresentanza della nostra sezione con la Lampada della pace e la bandiera tricolore con la scritta “Jesus” - spiega il presidente della "Monte Pasubio" -  Ricordano la base, le radici cristiane che sorreggono i valori in cui ci riconosciamo».

 

I PULLMAN. Questa volta i gruppi vicentini  si sono arrangiati autonomamente visto che Trento è appena oltre la vallata del Brenta, dunque a portata di gita. Difficile, quindi, fare una stima dei pullman che partiranno per la sfilata di domani. Da Asiago e l’Altopiano comunque si metteranno in marcia in un migliaio di soci dei 17 gruppi, metà dei quali saranno in fila per 9 alla sfilata. 

Un’altra decina di autobus muoverà dalle zone della sezione di Marostica, come conferma il presidente sezionale Giovanni Sbalchiero: «Saremo un migliaio, numero importante visto che abbiamo oltre 2.300 iscritti distribuiti su 18 gruppi». 

Da Valdagno il presidente Enrico Crocco fa sapere che attorno ai mille saranno anche loro. La sezione a cavallo fra Prealpi e Lessini conta, in totale, 3.400 soci e 21 gruppi presenti, ma è difficile capire quanti alpini si metteranno in marcia con i mezzi propri. 

A chiudere la sezione “Monte Grappa” di Bassano, 85 raggruppamenti per varie migliaia di iscritti guidata dal presidente Giuseppe Rugolo.

 

LA SFILATA. Momento clou dell’adunata nazionale sarà la sfilata di domani, divisa in settori. Le “truppe” di Vicenza, intesa nella sua totalità alpina, partiranno nel tardo pomeriggio, verso le 16.30 (6° Settore Friuli Venezia Giulia e Veneto). Ad aprire il lungo corteo di 8.000 penne nere la sezione di Vicenza con due striscioni - “Sfilano gli alpini della terra vicentina” e “Per non dimenticare” -, la Lampada della pace e la bandiera “Jesus”, seguite dalla fanfara storica, dal consiglio direttivo, dai gagliardetti dei 135 gruppi, da sindaci e autorità, dal pannello “Russia” e gli scudetti delle brigate alpine, dal gruppo tamburi di Malo e da altri 4 scaglioni, accompagnati ognuno da una fanfara (nell’ordine Cittadella, Caltrano, Vivaro-Dueville e Povolaro), in cui la “Monte Pasubio” è divisa per l’occasione. Poi le sezioni di Valdagno, Bassano del Grappa, Marostica e Asiago.

Nella tribuna negli ospiti d’onore ci sarà una presenza davvero d’eccezione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che renderà il proprio omaggio agli alpini in una ricorrenza irrinunciabile, il centenario della Grande Guerra.

 

ARRIVEDERCI A MILANO. La prossima edizione dell’adunata nazionale dell’Ana si svolgerà l’anno prossimo a Milano. Fu Milano, nel luglio del 1919, a ospitare la prima assemblea costitutiva dell’associazione, che festeggerà così il centenario della propria nascita.

R.L.

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