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Vicenza

Un ciak di Anna Valle apre la vecchia questura

Anna Valle con i colleghi impegnata ieri nella riprese della fiction a Vicenza
Anna Valle con i colleghi impegnata ieri nella riprese della fiction a Vicenza
Anna Valle con i colleghi impegnata ieri nella riprese della fiction a Vicenza
Anna Valle con i colleghi impegnata ieri nella riprese della fiction a Vicenza

La lucida targa in ottone affissa all'ingresso reca la scritta “Questura”. E la sensazione di déjà vu - davanti al portone di palazzo Folco – è più che fondata: il civico 30 di contrà San Marco ospitò per decenni gli uffici della pubblica sicurezza, nel secondo dopo guerra.  A riportare in vita un pezzo di storia di Vicenza e a svelare un luogo incantevole come la dimora progettata da Ottavio Bertotti Scamozzi è la fiction “Luce dei tuoi occhi 2”, con Anna Valle e Giuseppe Zeno. Proprio i due attori, ieri mattina, hanno simbolicamente aperto le porte dell'edificio settecentesco dove sono in corso gli ultimi ciak, prima della conclusione delle riprese prevista nella giornata di sabato. 

Tra insegne della polizia di stato e bandiere, faldoni con casi archiviati e cartelli che conducono a (finti) sportelli immigrazione, Digos, squadra mobile e sala interrogatori, il set allestito dal regista Fabrizio Costa rispecchia nei minimi dettagli la sede di una questura.  Solo che qui, a condurre indagini e operazioni, è la vicequestore Luisa Guerra, alias l'attrice Maria Rosaria Russo. Nomi e soprattutto volti che i vicentini hanno imparato a conoscere in due anni di lavoro della produzione targata Massimo Del Frate per Banijai Studios Italy, che dal 2020 ha eletto il capoluogo berico a sede della lavorazione della serie che racconta le vicende di Emma, Enrico e dei ragazzi dell'accademia di ballo. 

Un appuntamento televisivo che tornerà in onda su Mediaset il prossimo autunno e che si conferma una preziosa occasione di visibilità e promozione per la città e la provincia, come ricorda il sindaco Francesco Rucco.  «Grazie a “Luce dei tuoi occhi” Vicenza sta venendo valorizzata anche al di fuori dei confini locali e gli effetti, in termini turistici, li stiamo già vedendo», assicura il primo cittadino.  Sono tanti del resto i luoghi al centro della seconda stagione della mini serie: da piazza dei Signori a piazza delle Erbe (dove la troupe si sposterà da oggi e fino a metà settimana), da parco Querini a ponte Pusterla, passando per piazza San Lorenzo, corso Palladio e il Giardino Salvi, tutto il capoluogo si è trasformato per dieci settimane in un grande set diffuso. «Normalmente molte scene di interni vengono ricreate in studio, invece qui si è scelto di restare il più a lungo possibile nei palazzi e negli edifici della città», sottolinea Zeno, che nella fiction interpreta il professore di liceo Enrico Leoni. Una scelta naturale secondo il regista Costa: «In fondo il nostro lavoro serve anche a promuovere la meraviglia del Paese in cui viviamo». 

Una realtà, quella berica, che Anna Valle conosce bene: «Io qui ci vivo e mi fa piacere che anche nel resto d'Italia Vicenza diventi sempre più nota e apprezzata», auspica l'attrice. 
Parole condivise dall'assessore alla cultura Simona Siotto: «Vicenza vista in tv attrae i turisti, che sono curiosi di scoprire i luoghi del set dove sono state girate le scene e anche per questo abbiamo cercato in ogni modo di venire incontro alle necessità della produzione», conclude Siotto.  Il riferimento è ai disagi – inevitabili – legati alle operazioni televisive, tra chiusure di parcheggi, modifiche alla circolazione e simili. Un piccolo prezzo da pagare per un prodotto finale che, all'esordio lo scorso anno su Canale 5, ha raccolto un ottimo successo di pubblico. Un risultato che ci si prepara a bissare, nel giro di pochi mesi. 
Sabato si concluderanno infatti le dieci settimane di riprese vicentine, a cui si aggiungono le otto negli studi romani. L'ultima scena, più o meno dove tutto è cominciato, sarà al liceo Lioy. 

 

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Giulia Armeni

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