<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Recoaro Terme

Terza De.Co. per la Conca: Con acqua e gnocchi c'è il miele

Il riconoscimento dal tavolo regionale prevede un disciplinare preciso per millefiori e monfloreale di tiglio e di castagno
La cerimonia per il riconoscimento del "miele De.Co. di Recoaro" CRISTINA
La cerimonia per il riconoscimento del "miele De.Co. di Recoaro" CRISTINA
La cerimonia per il riconoscimento del "miele De.Co. di Recoaro" CRISTINA
La cerimonia per il riconoscimento del "miele De.Co. di Recoaro" CRISTINA

Nasce la De.Co. del "Miele di Recoaro Terme". Il disciplinare specifica che le tipologie di miele sono tre: il millefiori, il monofloreale di castagno e quello di tiglio. La produzione media annua in paese è di 3 mila chilogrammi complessivi provenienti da 300 alveari che producono circa 10 chili ciascuno. In termini di tipologia, la metà della produzione riguarda miele di castagno. Poco meno del 50 per cento è invece millefiori e a seguire c'è quello di tiglio. Una piccola percentuale residua è rappresentata da produzioni particolari di acero e di ciliegio.

La cerimonia

Alla cerimonia di attribuzione erano presenti il presidente del tavolo di coordinamento regionale De.Co. Dino Grande e il rappresentante Francesco Fochesato. Recoaro può quindi fregiarsi di tre De.Co. dopo le già riconosciute acque minerali e gli gnocchi con la fioretta. Il sindaco Armando Cunegato sottolinea che «l'apicoltura è una pratica nota e diffusa da generazioni nel territorio recoarese ma negli anni ha beneficiato di sempre maggiore importanza e riconoscimento per il prezioso ruolo che le api rivestono in termini di salvaguardia della biodiversità. Le api sono infatti dei potenti insetti impollinatori e i cambiamenti climatici in atto, così come l'utilizzo ancora troppo diffuso di sostanze chimiche dannose, nonché l'inquinamento, hanno seriamente messo alla prova gli alveari in tutto il mondo. Solo pochi anni fa la produzione locale si era praticamente azzerata e anche il Comune, insieme allo stabilimento di imbottigliamento, era intervenuto per donare zucchero per tenere in vita le api. Per tutelare questa specie anche il municipio ha aderito alla rete dei "Comuni amici delle api", organizzando diverse iniziative tra cui anche questa nuova De.Co.».

Leggi anche
La fioréta delle valli La ricerca si ispira al passato remoto

Il sindaco ringrazia inoltre l'ex assessore Giovanni Ceola «per aver avviato questo percorso che dona valore ad un prodotto del nostro territorio, prezioso, dalle caratteristiche peculiari e importante anche per l'alimentazione di tutti i giorni. Un grazie va poi agli apicoltori locali per aver creduto a loro volta e aderito a questo progetto che sono certo servirà anche a loro come stimolo a migliorare».

Il miele di Recoaro

È il prodotto degli alveari che si trovano nel vasto territorio comunale di oltre 60 chilometri quadrati all'interno di un arco disegnato dalle Piccole Dolomiti che forma la Conca di smeraldo. Rappresenta una produzione non molto abbondante, ma per questo apprezzata e localmente importante. Si tratta di un miele con caratteristiche peculiari come la forte intensità di aroma e il sapore poco dolce di lunga persistenza. L'ambiente naturale di Recoaro, con un territorio ancora incontaminato e ricco di biodiversità, è in grado di fornire un prodotto salubre. Nel dettaglio il millefiori proviene dal nettare di più fiori o vegetali ed è prodotto in primavera ed in estate. Racchiude tutte le virtù delle piante e dei fiori da cui deriva, con una varietà di colori, aromi e gusti che risultano diversificati in ragione delle essenze visitate dalle api. Il monofloreale di castagno deriva da una pianta molto diffusa. I mieli di castagno tendono ad avere odore e sapore più accentuati. Infine il monofloreale di tiglio, pianta che preferisce un clima temperato umido, e ha proprietà rilassanti.

Luigi Cristina

Suggerimenti