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Valdagno

Stop ai prodotti “foresti”. Sui banchi del mercato solo i km 0

Il consiglio comunale valdagnese ha approvato il nuovo regolamento: merce solo dalle valli dell’Agno, Chiampo e Leogra
Le bancarelle del sabato: le nuove norme puntano a qualità e sicurezza dei prodotti in vendita
Le bancarelle del sabato: le nuove norme puntano a qualità e sicurezza dei prodotti in vendita
Le bancarelle del sabato: le nuove norme puntano a qualità e sicurezza dei prodotti in vendita
Le bancarelle del sabato: le nuove norme puntano a qualità e sicurezza dei prodotti in vendita

Al bando i prodotti “foresti”: si punta sullo shopping dal contadino della porta accanto. La filiera del mercato agricolo valdagnese si accorcia per garantire più tutela agli agricoltori locali e ai loro prodotti. 

Mercato: voto unanime in consiglio comunale a Valdagno

Sui banchi del sabato in piazza Cavour si “premieranno” le coltivazioni delle valli dell’Agno, del Chiampo e del Leogra dopo il voto unanime del consiglio comunale che ha approvato, qualche sera fa, la delibera con cui si è messo mano al disciplinare che regola il mercato a chilometri 0. I ritocchi per raggiungere questo risultato riguardano, ad esempio, i punteggi per ottenere il posto privilegiando le aziende locali o imponendo il limite agli alimenti non autoprodotti. Insomma chi produce o proviene da territori al di fuori dalle tre valli potrebbe faticare ad accaparrarsi uno dei 23 gazebi in Oltreagno. Dunque dopo un confronto con gli operatori che hanno dato il loro complessivo via libera alle modifiche il regolamento, che dal 2010 era stato ritoccato l’ultima volta nel 2016, si rinnova. 

Gli spazi

«Oltre a adeguare il regolamento alla normativa del settore - ha spiegato Lorenzo Dal Toso, dirigente pubblico della direzione finanziaria - c’era la necessità di assegnare gli spazi in modo più strategico, puntando a potenziare chi produce e ha la sede nel territorio di Valdagno o limitrofi». 

Prodotti local o bio

Se per venire incontro alle aziende la durata del posteggio da biennale diventa triennale, si dà anche priorità a quelle che vendono esclusivamente prodotti di origine locale e, in seconda battuta, a quelle che vendono prodotti protetti da marchi di tutela oppure biologici o ancora che si impegnano ad esibire le analisi dell’acqua. 

Piccolo artigianato

Con la variazione approvata è stata modificata anche la disciplina per l’utilizzo dei due spazi riservati alle associazioni per la vendita di manufatti di piccolo artigianato legati al mondo agricolo: l’assegnazione non avverrà più con il bando previsto per gli altri espositori, ma sarà semestrale in modo da garantire una turnazione più veloce. Meglio produzione propria, ovvero i prodotti in vendita, acquistati da altre aziende agricole, non devono superare il limite del 30 per cento rispetto ai propri. E se il prezzo deve essere chiaro e ben leggibile, arriva anche la sospensione della concessione se l’operatore non segue le regole o non versa i canoni dovuti fino ad arrivare alla revoca se continua a non pagare. 

Sì dalla minoranza in Consiglio

Modifiche approvate, dunque, anche dall’opposizione: «Si legge la volontà di rendere il mercato del sabato più a chilometro 0 in senso stretto: prima si parlava di prodotti locali, ora di produzione locale. Quindi si diventa più stringenti e in linea con il nome con cui è conosciuta questa realtà». 

Le reazioni

Plauso dal consigliere di maggioranza con delega all’agricoltura Alessio Bicego, che ha sottolineato «l’importanza dei punti che erano sicuramente da rivedere». Un lavoro che per la consigliera Liliana Magnani con delega al commercio e alle attività economiche va a migliorare «la gestione e la funzionalità di un mercato che negli anni è diventato un punto di riferimento per tanti cittadini valdagnesi e non solo. L’obiettivo, in particolare, è di rafforzare ancora di più la qualità delle proposte, valorizzando le aziende che operano e che producono nella nostra terra, così da rendere ancora più spinta la presenza di prodotti locali e stagionali. In questo modo vogliamo sostenere e dare nuove opportunità alle imprese agricole del territorio, ma anche assicurare ai consumatori di trovare nei banchi del sabato mattina alimenti sani, di qualità e prodotti nella zona, per una spesa sostenibile, responsabile e fatta direttamente dalle mani del produttore».

Veronica Molinari

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