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La cerimonia

Lo stadio dei Fiori di Valdagno intitolato a Roberto Anzolin

Il nome del grande portiere affiancherà quello storico
Lo storico stadio dei Fiori di Valdagno
Lo storico stadio dei Fiori di Valdagno
Lo storico stadio dei Fiori di Valdagno
Lo storico stadio dei Fiori di Valdagno

Lo stadio dei Fiori, da domani (domenica 21 aprile), sarà dedicato a Roberto Anzolin. L'intitolazione sarà annunciata alle 16 con la presentazione del libro scritto da Giulio, nipote del grande portiere degli anni Sessanta. Dalle 14.30, prenderanno il via le iniziative per rendere omaggio al celebre giocatore, scomparso nel 2017 a 79 anni. Un'occasione per ricordare il simbolo degli anni d'oro del calcio valdagnese che ha militato, oltre che nella nazionale, partendo dal Marzotto Valdagno in diverse squadre come la Juventus, l'Atalanta, il Vicenza, il Palermo tra la metà degli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta, che ha collezionato 310 presenze e vinto uno scudetto e una Coppa Italia, oltre ad aver allenato squadre giovanili per trasmettere la sua esperienza e passione alle nuove generazioni.

Gli appuntamenti, che saranno presentati dallo scrittore Giorgio Bernard, inizieranno con il triangolare di calcio giovanile tra Azzurra Maglio, Ponte dei Nori e Valleagno Academy allo Stadio dei Fiori, alle cui premiazioni parteciperà il portiere campione del mondo nel 1982 Ivano Bordon. Alle 16, poi, si procederà all'intitolazione dell'impianto, che d'ora in avanti si chiamerà "Stadio dei Fiori - Roberto Anzolin", e alla presentazione del libro "Mio nonno, Roberto Anzolin" scritto da Giulio Anzolin.Il nipote de "Il gatto tra i pali", come lo soprannominò Cestmir Vycpalek, suo allenatore al Palermo, ha deciso di ricordare le vicende sportive del portiere riportando anche alla luce l'uomo nella sua vita privata e il rapporto che con lui ha condiviso nel corso degli anni: racconti personali, aneddoti e il percorso sportivo in una serie di tappe e avvenimenti mai conosciuti e raccontati.

Il tutto nella cornice dello stadio che risale agli anni Trenta e fa parte della Città dell'Armonia voluta da Gaetano Marzotto. L'impianto, già "Campo sportivo Mussolini", è stato inaugurato nel 1933 con un'estensione di 20.500 metri quadrati e tribune parzialmente coperte per 800 spettatori. Nel dopoguerra la sua iniziale architettura fascista ha subito profonde modifiche che lo hanno reso com'è oggi. Lo stadio comunale è stato, negli anni, teatro degli incontri del Marzotto Valdagno in serie B, delle gare interne del Valdagno in serie C2, del Trissino-Valdagno e dell'AltoVicentino in serie D e vanta due tribune coperte, quella centrale est da 3.000 posti e l'altra centrale ovest sempre da 3.000 posti, oltre a un campo principale e a fianco, a sud, un campetto di allenamento, e a nord l'impianto da tennis.

Alle 18, ci si sposterà in galleria civica Villa Valle per inaugurare la mostra che racconta attraverso foto e cimeli la storia e la figura di Roberto Anzolin: l'esposizione sarà visitabile fino a domenica 19 maggio il giovedì e il venerdì, dalle 16 alle 18.30, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. «D'ora in poi - sottolinea il sindaco Giancarlo Acerbi - il nome e il ricordo di Roberto Anzolin saranno impressi in quello stadio che per tanti anni l'hanno visto protagonista come giocatore, ma anche come allenatore dei giovani, sempre con disponibilità, generosità e voglia di donare agli altri la sua esperienza. Un omaggio che la città fa a un suo campione, nello sport e nella vita».

Veronica Molinari

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