Un gatto colpito a morte da una fucilata. È successo in via Scorloni, zona periferica di Trissino, destando preoccupazione tra i residenti. Lo rende noto l'Enpa, Ente nazionale protezione animali, che ha informato anche il sindaco Davide Faccio.
Il gatto Teo ucciso con una fucilata
I fatti risalgono al 17 novembre dello scorso anno, ma le guardie zoofile però sono state allertate solo verso la metà di dicembre e, dunque, in questi ultimi giorni. Nonostante il lasso di tempo trascorso sono comunque riuscite a mettere insieme alcune testimonianze per fare luce su quanto avvenuto. «Una residente - ha dichiarato l'ispettore Renzo Rizzi - ha riferito di aver udito intorno alle 20 una fucilata vicinissima. Evento che l'ha preoccupata molto visto che la figlia era fuori e sarebbe tornata in macchina da sola. Quando è rientrata ha riferito di aver visto un gatto a terra lungo la strada vicino a casa, pensava fosse morto. Un altro residente ha dichiarato di avere visto il gatto, poi identificato come Teo, a terra dopo le 20.30, immediatamente dopo lo sparo».
Utilizzata un'arma simile a quelle usate per la caccia agli ungulati
La mattina successiva la bestiola è stata recuperata: si trovava a una quindicina di metri dalla carreggiata, segno che nonostante la grave ferita aveva tentato di trascinarsi al riparo.«Il foro di oltre un centimetro - prosegue indignato Rizzi - che era sopra la spalla destra e che aveva quasi trapassato in lunghezza il povero animale non lasciava spazio a dubbi. A Teo hanno sparato con un'arma a canna rigata, di quelle usate per gli ungulati.
Nella stessa via rinvenuti un tasso e un altro gatto ammazzati
Se a questo aggiungiamo che un fatto analogo è già accaduto circa un anno fa, altro gatto ammazzato nello stesso modo, significa che abbiamo un problema che si deve risolvere. Sempre nella stessa via e nello stesso posto sei anni fa un tasso maschio adulto è stato rinvenuto a pochi metri dalla strada, morto con un laccio al collo, due fucilate sparate con l'ausilio di munizione spezzata. Non è possibile che un delinquente con un'arma da caccia dalle potenzialità paragonabili ad una da guerra la usi impunemente, in mezzo a case e strade. Magari questo individuo fa per provare il suo giocattolo - conclude Rizzi - con l'ausilio del cannocchiale all'infrarosso o altro».