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FINE MANDATO IN VISTA

Acerbi e i 10 anni al timone. «Ora Valdagno è più moderna»

«Guardare al bene comune a costo di critiche. Orgoglioso di aver messo in sicurezza i ponti. Il nuovo viale Trento sarà strategico»
Giancarlo Acerbi lascerà dopo dieci anni da sindaco MOLINARI
Giancarlo Acerbi lascerà dopo dieci anni da sindaco MOLINARI
Giancarlo Acerbi lascerà dopo dieci anni da sindaco MOLINARI
Giancarlo Acerbi lascerà dopo dieci anni da sindaco MOLINARI

Ormai è pronto ad appendere la fascia tricolore al chiodo. Giancarlo Acerbi, a 65 anni e dopo 10 anni alla guida di Valdagno, lascerà a giugno la poltrona di sindaco. Una “storia” che l’ha visto assessore al sociale e vicesindaco nella giunta di Alberto Neri, per poi vincere al primo “colpo” le elezioni del 2014 e ripetere il successo, nel 2019, al ballottaggio con il leghista Alessandro Burtini e con uno scarto di soli 317 voti. 

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Come definirebbe la città che lascia?
Una città in grande trasformazione che si sta ammodernando, sia nelle strutture che nei servizi.

Cosa intende?
La dimostrazione è data dai molti cantieri aperti e dalle modifiche dei servizi alla persona apportate in questi anni. Un processo necessario perché rimanere fermi è deleterio.

Progetti e cantieri

Qual è l’opera di cui è particolarmente orgoglioso e che sente sua? 
Di sicuro la messa in sicurezza dei ponti come quello della Vittoria, che ha comportato molte critiche per la lunghezza dell’intervento e che poteva essere rimandata. Ho voluto, invece, garantire la sicurezza a bambini ed anziani che ogni giorno lo percorrono. Questo è ciò che io intendo per amministrare: guardare al bene comune a costo di essere criticato. Lo stesso vale per le opere antisismiche alle scuole e per tutti i piccoli interventi poco visibili, ma che hanno risolto problemi soprattutto in periferia.

E un’opera che non è riuscito a portare a “casa”?
Trovare una nuova sede alla biblioteca. Avevamo ipotizzato potessero essere le serre de “La Favorita” o villa Gajanigo, ma per questioni economiche non sono andate in porto. E poi il centro anziani che avrei desiderato si concludesse molto prima: il Covid e una perizia sismica sfavorevole hanno ostacolato il percorso. Ora comunque partirà.

Chiude il mandato tra le proteste per i tempi lunghi del cantiere di viale Trento...
Purtroppo alla gara ha partecipato un’unica ditta che ha incontrato difficoltà e sono stati necessari gli interventi di “Ap Reti gas” e “Viacqua”. Tutti fattori che hanno dilazionato i tempi. Comprendo i disagi per i cittadini e me ne scuso, ma è un’opera fondamentale che una volta finita sono certo soddisferà tutti.

Il fronte dei candidati

Il candidato sindaco di “Una nuova stagione”, Luigi Borgo, ha sottolineato che in questi anni «non si è percepito un grande progetto che potesse fare la storia della città».
Abbiamo puntato sul lungo raggio guardando alla qualità della vita. Più che opere faraoniche abbiamo voluto favorire le persone con i loro bisogni. Oggi non ci sono spazio e tempi per progetti che prosciugherebbero le casse comunali togliendo risorse alle vere esigenze come la sanità, le scuole ed i servizi.

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C’è qualcuno nel centrosinistra che vedrebbe come suo successore? 
Ritengo che Valdagno necessiti di competenza, coraggio e di una visione moderna che guardi agli interventi da portare a termine. Credo che queste qualità ci siano all’interno dell’attuale maggioranza e le faremo emergere. Ci aspettano tempi difficili e per affrontarli ci vogliono cognizione di causa e competenza. Si vedranno tante proposte strampalate nella campagna elettorale che si apre e faranno sorridere chi conosce la macchina comunale.

Ma il candidato sindaco di “Vald’Agno Bene Comune”, Maurizio Zordan, ha lasciato aperta la porta al centrosinistra. Sarà possibile un accordo?
Ci stiamo parlando. Zordan e la sua coalizione sono competenti e di valore. Alcune divergenze ci sono, ma voglio sperare che riusciremo a metterci insieme.

Il futuro di Acerbi

Abbandonerà la politica o sarà nelle liste dei consiglieri?
No, non ci sarò. Se però in futuro potrò essere utile, in qualsiasi forma per il territorio, ci penserò seriamente. Ma per il momento farò il nonno.

 

Veronica Molinari

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