Il turismo lento e diffuso della Pedemontana Veneta e Colli piace agli amanti della natura, del buon vino, della storia e delle due ruote, tanto da aver fatto registrare in quest’area un aumento della presenza turistica del 10%. Brillano Thiene, Lonigo Schio e Valdagno che hanno visto aumentare significativamente le presenze, insieme a Breganze e Sarcedo, ma anche Posina e Valli del Pasubio. L’anno scorso sono stati 171.474 i visitatori che hanno fatto tappa nelle colline e nelle montagne di questa nuova destinazione che comprende 48 Comuni della provincia di Vicenza, sei di quella veronese, con in testa le Terre del Soave, e sei Strade del Vino. BOOM DI PRESENZE. Un dato importante se paragonato a quello del 2014 che registrava una presenza di “appena” 131.445 visitatori; ancora più significativo è quello relativo ai pernottamenti che nel 2018 sono arrivati a toccare quota 468.976, con una media di 2,73 giorni, i 359.393 presenze di cinque anni fa. Il merito di tale crescita va riconosciuto al lavoro continuo e metodico di promozione turistica svolto dal 2015 sul territorio dall’Ogd Pedemontana Veneta e Colli che ha sede a Thiene e che conta tre Iat (Thiene, Lonigo e Soave) a cui presto si aggiungerà quello di Tonezza, oltre agli infopoint presenti a Schio e Valdagno. «Il successo va certamente ricercato nelle innumerevoli e particolari proposte turistiche che questo territorio è in grado di offrire ai visitatori - spiega Nazzareno Leonardi, destination manager dell’Odg -. Sicuramente 500 mila presenze in un anno sono poche se paragonate ai numeri complessivi che registra il Veneto, ma il fatto di essere riusciti a far registrare a questo territorio una crescita superiore alla media regionale ci dice che siamo sulla strada giusta». CITTÀ E VINO. Dall’analisi dei flussi turistici ufficiali forniti dalla Regione, è emerso che il 52,61% delle presenze, pari a 246.770, sono state rilevate nelle cinque città maggiori della Pedemontana Veneta ovvero San Bonifacio, Schio, Lonigo Thiene e Valdagno. Un aumento consistente si è rilevato nei Comuni lungo le Strade del Vino come Sarcedo e Breganze e nei luoghi interessati dalle escursioni come Posina e Valli del Pasubio. Ad attrarre qui i turisti l’offerta delle ville storiche; la presenza di 40 cantine aperte al pubblico nelle aree del Soave, dei Colli Berici e dell’Alto vicentino con manifestazioni di successo come la Prima del Torcolato e la Vespaiolona; lo sviluppo dell’area del Pasubio e delle valli, grazie alla Strada delle 52 Gallerie, al ponte a corde Avis, alla ferrata Anelli delle Anguane, ai percorsi sulla Grande Guerra con la Strada dei Reali d’Inghilterra, ai cammini della fede Romea Strata e al Cammino delle Apparizioni; e poi i grandi eventi come la Fiera di Lonigo e la Rievocazione storica thienese; le mostre, come quella sul pittore Giovanni Demio. OFFERTA DIVERSIFICATA. La promozione turistica dell’area si sviluppa su quattro temi di grande attrazione: il cicloturismo (20 i percorsi principali compresi i cammini della fede) e l’escursionismo (soprattutto nell’area del Pasubio e delle Piccole Dolomiti), il turismo culturale (ville venete, borghi, castelli, patrimonio industriale e storico, mostre ed esposizioni) e il turismo enogastronomico (cantine lungo le strade del vino Soave, Arcole, Colli Berici, Gambellara, Lessini Durello, Breganze alla scoperta di prodotti e piatti tipici). «Quello che possiamo offrire è un turismo più umano e rilassato - commenta il sindaco di Thiene Gianni Casarotto - che porta i visitatori a godersi appieno posti e paesaggi. Certamente c’è ancora molto da fare, ma in questi anni siamo riusciti a ricavarci un nostro spazio all’interno del turismo regionale che può solo crescere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA