L'ex sindaco di Sandrigo, Giuliano Stivan, è il concorrente che non ti aspetti nella corsa alla fascia da primo cittadino di Dueville. Sessantaquattro anni, ex funzionario di banca oggi in pensione, dal 2012 al 2022 ha guidato e amministrato il territorio sandricense, dove tuttora risiede.
La gioventù (e non solo) a Dueville
«I miei primi 27 anni li ho però trascorsi a Dueville, respirando l’aria della piazza dove ho lavorato nel negozio di generi alimentari di famiglia aperto nel 1960, tuttora in attività e in cui ancora oggi do una mano», racconta. «Il forte legame con mio padre Antonio, che ha dato tanto in termini di impegno civico anche come assessore ai lavori pubblici dal 1975 al 1985, mi ha consentito di avere un focus privilegiato sulla vita del paese. È questo sentimento che ho sviluppato mi ha fatto decidere di accettare la candidatura». Stivan è il candidato sindaco espresso dalla nuova lista nata dall'attuale opposizione in Consiglio comunale.
Il nuovo progetto
«Sono stato coinvolto nella costruzione di questo nuovo progetto prettamente civico e, vista la mia esperienza amministrativa, la scelta è infine ricaduta su di me», spiega. Una squadra composta «da persone di tutte le età con un forte innesto di giovani», un gruppo «civico dove i partiti non hanno voce», ma che sicuramente «non è di centrosinistra» (Stivan ha un passato nella Lega). «Ho accettato – aggiunge - perché ritengo che per Dueville sia arrivato il momento di ripartire: un paese di quasi 14 mila abitanti che storicamente è sempre stato punto di riferimento dell’Alto Vicentino, per vocazione industriale e per identità campanilistica, si è progressivamente spento».
I problemi del paese
Stivan ricorda anche uno dei problemi del paese. «Oggi - afferma - è l’unico Comune in tutto il Vicentino che non dispone di un acquedotto. Sembra un paradosso. La comunità che da più di 100 anni dà da bere a tutta Padova, tramite le opere di presa poste a confine con Villaverla, in caso di inquinamento delle falde sarebbe costretta a ricorrere alle autobotti. Ricordo che solo due anni fa, a causa della siccità, diverse famiglie del territorio si sono dovute accollare le spese per aumentare la profondità dei pozzi da cui attingono».
Serve l'acquedotto
La soluzione, dunque, è quella di procedere con la realizzazione dell’opera, ma non a spese del Comune secondo l’ex sindaco di Sandrigo. «L’acquedotto deve essere fatto e andrà fatto a spese di Acegas Amga Padova, che beneficia di tutti gli introiti dell’acqua ricevuta, e della Regione in compartecipazione, su questo non ci sono dubbi».
L'ex Lanerossi
Oltre alla creazione di una rete idrica, per Stivan è d'obbligo intervenire sull'ex Lanerossi. «Versa in uno stato pietoso, con tetti cadenti e mura in disfacimento. Ritengo che dopo 30 anni di “quieta programmazione” sia giunto il momento di prendere il toro per le corna, mettendo davanti alle proprie responsabilità il titolare di una parte dell’area e chiedendogli di scegliere se dare uno sviluppo nuovo e radicale alla porzione di sua proprietà oppure di accettare la cessione al Comune al giusto valore, consentendo finalmente all’amministrazione comunale di voltare pagina», chiosa.
«Vogliamo anche investire su decoro e sicurezza, ma soprattutto vogliamo metterci in ascolto per aprire un dialogo con i cittadini. La sensazione è che oggi ci sia più di qualche difficoltà nell'interfacciarsi con il municipio che, lo ricordo, non è un castello, ma la casa di tutti».