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Zugliano

Maculan pensa al terzo mandato

Il sindaco in carica annuncia la sua candidatura: «Tanto è stato fatto ma rimangono ancora molte opere da completare»

Dopo essersi preso tutto il tempo per fare una scelta accurata, l'attuale sindaco Sandro Maculan, 57 anni, insegnante di musica alla scuola media di Zané nonché maestro del corpo bandistico di Centrale, ha deciso di riproporsi agli elettori per un possibile terzo mandato, appoggiato dalla lista civica "Uniti per Zugliano".

Cosa l'ha spinta a candidarsi per il terzo mandato?
Ho scelto di dare ancora la mia disponibilità con spirito di servizio. All'entusiasmo respirato in questi anni grazie ad un gruppo di collaboratori competenti che hanno lavorato con efficienza per il bene comune, si unisce la consapevolezza di dover portare a termine opere importanti iniziate in questi mesi, con finanziamenti considerevoli. Ho deciso di mettermi in gioco, consapevole che tanto è stato fatto ma che molto altro resta ancora da fare.

Quale sarà la squadra che la appoggerà se dovesse vincere le elezioni?
C'è un gruppo solido di collaboratori che hanno lavorato bene e si ripropongono e una squadra rinnovata e rafforzata da nuove persone con ulteriori competenze.

Quali saranno i punti cardine del suo programma elettorale?
Alle opere importanti da concludere sarà importante affiancare l'attenzione ai piccoli interventi ordinari. Siamo pronti ad affrontare anche le emergenze di queste ultime settimane (frana di via Grumalto) per le quali abbiamo già trovato le coperture finanziarie. Sarà necessario anche continuare a rendere efficienti gli stabili comunali e gli impianti sportivi. Contiamo di riuscire a realizzare gli interventi di miglioria di parchi e aree verdi che sono ora alla fase progettuale.

Quali saranno le priorità che metterà in campo?
Zugliano in questi anni è cresciuta e il nostro impegno sarà quello di rinnovare il rapporto di fiducia con i cittadini per affrontare le sfide future: dal lavoro alla scuola, dallo sport al sociale, dalla sanità ai tanti bisogni delle famiglie.

Di questi 10 anni, qual è stato il momento più difficile al di là del Covid?
In quest'ultimo anno dover aggiungere all'attività ordinaria la messa in cantiere di più di dieci milioni di opere ha rischiato di mandare in tilt la già complessa macchina comunale. La sinergia tra le varie componenti e la grande disponibilità e competenza degli uffici ha permesso di superare le difficoltà, peraltro non totalmente concluse visti gli impegni rilevanti dei prossimi mesi.

Qual è stato, invece, il momento più bello?
Ce ne sono stati tanti: quello recente con i bambini della primaria Fabris che hanno partecipato alla posa della prima pietra ma anche, alla fine dello scorso anno, la prima festa delle famiglie e delle associazioni. Vedere tante realtà collaborare insieme dà sempre speranza e fiducia; ai momenti passati aggiungerei anche la piantumazione di duecento alberi in via Maso che hanno visto l'inaugurazione di un nuovo spazio che il gruppo giovani ha voluto chiamare "bosco della Comunità" e se ne prenderanno cura.

Perché i cittadini dovrebbero ridarle fiducia?
In questi anni abbiamo dimostrato di esserci presi a cuore il nostro paese, dialogando con tutti, con spirito di servizio e sobrietà, con una visione chiara e sostenibile. Siamo riusciti a fare rete anche con i comuni vicini, spesso facendo da punto di riferimento. Abbiamo portato a casa risorse importanti che guardano al futuro delle prossime generazioni. Vogliamo proseguire con questo stile e con rinnovato impegno.

Silvia Dal Maso

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