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Breganze

«Il dolce sorriso
del piccolo Filippo
non si spegnerà»

Una foto di Filippo che lo ritrae sorridente
Una foto di Filippo che lo ritrae sorridente
Una foto di Filippo che lo ritrae sorridente
Una foto di Filippo che lo ritrae sorridente

È il ricordo della gioia di un bambino di soli 7 anni quello che mamma Alessandra e papà Diego hanno trasmettere a tutti, invitando parenti, amici, conoscenti e la comunità intera di Breganze all'ultimo saluto per il loro angelo che sarà celebrato nel duomo del paese martedì pomeriggio, alle 15. Sì perché Filippo Graziani, il piccolo “guerriero”, scomparso venerdì pomeriggio, dopo una malattia incurabile che lo ha costretto sulla sedia a rotelle per un anno, era prima di tutto un “fanciullino” (direbbe il Pascoli), un bambino con un grande sorriso, una forza incredibile nell'affrontare il suo tragico destino, senza mai perdere la voglia di giocare e anche di disegnare, viaggiare con la fantasia in luoghi lontani e sereni. Ed è proprio per questo che l'epigrafe racconta di Filippo. È stata stampata, infatti, su un disegno del bambino: l'immagine del mare, una barca, gli uccelli e il suo nome ripetuto più volte, quasi a dire “io ci sono, sono qui, e ho tanta voglia di vivere”. E il sole. Quella luce che continuava a splendere negli occhi di Filippo nonostante la grande sofferenza dettata della malattia.

Martedì, dunque, ci sarà l'occasione di stringersi attorno alla famiglia Graziani, dare loro un po' di conforto e ricordare questo bambino. Tra i presenti ci sarà anche la sua classe di scuola, i compagni di seconda elementare che Filippo avrebbe voluto riabbracciare e con i quali avrebbe desiderato studiare tante materie, ma soprattutto giocare a pallone.

«Era quasi impossibile conciliare scuola e malattia e così, dopo poco, l'abbiamo dovuto tenere a casa», racconta mamma Alessandra.

In realtà le maestre e la dirigente scolastica Margherita Parolin non hanno mai abbandonato la famiglia. Le insegnanti avevano predisposto un percorso di istruzione domiciliare per il pomeriggio. «Filippo ero felice di imparare e desideroso di tornare a scuola insieme ai suoi compagni – spiega la preside Parolin – E infatti i suoi risultati gli hanno permesso di raggiungere la promozione».

«Anche quest'anno – prosegue la mamma – aveva ricominciato, due ore al giorno che, con il permesso della dirigente scolastica e delle maestre, trascorrevo in classe insieme a lui per aiutarlo il più possibile. Ma la sofferenza fisica per la malattia e quella psicologica di vedere i propri amici camminare e correre senza problemi, mentre lui era sulla sedia a rotelle, lo ha portato a scegliere di non tornare».

«Le maestre – ricorda la preside Parolin – mi hanno riportato di una gita ad inizio anno alla quale ha partecipato anche Filippo per andare a vedere un vigneto delle nostre campagne. Era felice, era sorridente come sempre. Credo che quello sia stato un bel momento di condivisione per lui». A ricordare il piccolo Filippo anche il sindaco di Breganze Piera Campana. «Da mamma non trovo le parole per esprimere il dolore che si prova nell'apprendere una notizia simile. Mi sento molto vicina alla famiglia».

Silvia Dal Maso

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