A Fara Vicentino, in attesa di capire se l’attuale primo cittadino Maria Teresa Sperotto si ricandiderà per il terzo mandato, c’è un’altra Sperotto che mette la freccia e scende nello scontro per conquistare la fascia tricolore: si tratta di Carmen Sperotto, 46 anni, geometra, impegnata nella pubblica amministrazione da 27 anni all’ufficio tecnico del municipio di Colceresa nel ruolo di tecnico comunale dove si è occupata di territorio, dell’area urbanistico-edilizia, dei lavori pubblici e degli appalti, dell’ambiente e anche della gestione rifiuti. Sperotto non è nuova nella politica, avendo ricoperto il ruolo di consigliere comunale dal 2004 fino al 2019, ed è da sempre attiva nel mondo del volontariato parrocchiale.
Pronta a mettersi in gioco
Per quale motivo ha deciso di candidarsi come sindaco di Fara Vicentino?
Ho maturato l’idea di candidarmi sindaco a Fara dopo un viaggio intrapreso a Bruxelles, in visita al Parlamento europeo: ho scelto di mettermi in gioco, mettendo a disposizione la mia professionalità ed esperienza consapevole che il paese necessita di un cambiamento di rotta, consistente nel far crescere e responsabilizzare i nostri giovani all’impegno istituzionale locale verso le politiche territoriali.
È già pronta la squadra che l’appoggerà in questa avventura?
La squadra è già pronta ed è nata da un percorso di formazione iniziato ancora nel dicembre 2023. Mi sono messa in ascolto e ho dialogato con ogni componente, in un rapporto alla pari, consapevole che nessuno nasce amministratore. Avendo alla base valori simili, abbiamo lavorato in questi mesi al nostro programma elettorale con dedizione, condividendo idee e progetti per Fara. Ne è nato un gruppo civico allargato che desidera dare spazio, voce e valore alle giovani adulte generazioni che sono un’importante risorsa sociale. La squadra è pronta per affrontare le sfide del proprio tempo per cercare di lasciare un paese migliore ai giovani.
Il programma elettorale
Quali sono i punti principali del programma elettorale che avete preparato?
Attenzione alla persona, alla scuola, alla cultura, all’associazionismo, alle bellezze storico-naturalistiche-artistiche del paese, all’ambiente e alla collaborazione con gli altri Comuni. Ma lo ritengo un “work in progress” dal momento che vogliamo ascoltare le esigenze dei cittadini, per dare vita ad un programma che sia frutto di una visione condivisa e partecipata del futuro del nostro paese.
La prima azione
Quale sarà la prima azione che metterà in atto se dovesse vincere le elezioni?
Se dovessi vincere le elezioni, certamente mi impegnerò per dare risposte alla comunità, in tempi brevi, senza perdermi in progetti ambiziosi o dispendiosi di denaro pubblico o che blocchino negli anni le risorse economiche comunali. Io e la mia squadra saremo a servizio del cittadino, consapevoli che i problemi complessi si affrontano con tenacia, competenza e tanta pazienza. Guardo alle elezioni dell’8 e 9 giugno con grande serenità e ottimismo, nel cuore porto l’esempio di mio papà Silvano, a 10 anni dalla sua scomparsa, che ha ricoperto a Fara la carica di vicesindaco negli anni Novanta e che, con tale esperienza, mi ha trasmesso il valore più nobile: dedicarsi agli altri senza obiettivi personali ma solo nell’interesse della collettività. Insieme alla mia squadra vogliamo fare la differenza per il Comune di Fara».