<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Amava i viaggi e scoprire il mondo»

di Marco Billo
Eva Valerio, in un’immagine che la ritrae con il mare sullo sfondo. E’ stata utilizzata per le sue ricerche
Eva Valerio, in un’immagine che la ritrae con il mare sullo sfondo. E’ stata utilizzata per le sue ricerche
Eva Valerio, in un’immagine che la ritrae con il mare sullo sfondo. E’ stata utilizzata per le sue ricerche
Eva Valerio, in un’immagine che la ritrae con il mare sullo sfondo. E’ stata utilizzata per le sue ricerche

Lo sguardo basso e la disperazione negli occhi per far capire che del dramma che sta vivendo non vuole parlare. «Devo fare tante cose e non ho altre informazioni», spiega sbrigativamente il padre di Eva Valerio, Luigi, dalla finestra al civico 4 di via Moraro a Montecchio Precalcino, la casa dove Eva è cresciuta e dove vive anche la sorella minore, Stella. Troppo grande il dolore per la perdita di una figlia che tutti ricordano piena di vita, sempre alla ricerca di un nuovo viaggio per entrare in contatto con nuove culture. «Era conosciuta da tantissime persone: in passato aveva lavorato in molti locali di Vicenza come il Bar Astra e il Sartea», la ricorda un'amica. «Eva era una persona molto libera che ha dedicato la sua vita ai viaggi. La vedevo poco, era sempre in giro a visitare nuovi paesi e in alcuni casi si fermava per delle occupazioni stagionali. Spero solo che si sia addormentata, senza provare dolore: la notizia della sua morte ci ha profondamente scossi». La 30enne nata a Thiene da un paio d'anni lavorava in un albergo sulle Alpi francesi e intervallava il lavoro durante la stagione estiva e invernale ai viaggi che pianificava di anno in anno. «Considerato il periodo, pensavo si trovasse in Francia, non in Marocco. La notizia mi ha lasciato senza parole, mi sentivo come un fratello maggiore nei suoi confronti: era una ragazza solare, simpatica, onesta e ben voluta da tutti», aggiunge Paolo Trapani, titolare del Bar Trapani. Oltre alla passione per i viaggi, la giovane montecchiese amava la fotografia. «Alcuni dei suoi scatti sono stati inseriti in una raccolta di poesie. Era una brava fotografa e, oltre a ciò, creava dei bellissimi gioielli», aggiunge un altro amico. «Negli ultimi anni si muoveva molto, lavorando esclusivamente per poter poi viaggiare. Durante una delle sue ultime avventure ha visitato il Medio Oriente: ha fatto anche la volontaria e ultimamente insegnava in una classe di bambini in Marocco. Non era la prima volta che visitava questo paese. La ricordo come una ragazza sempre alla ricerca di qualcosa, una bella persona con cui passare il tempo. L’ho vista per l’ultima volta in ottobre: era tornata a Vicenza per poi rientrare in Francia e spostarsi quindi in Marocco». Stando alle prime ricostruzioni, Eva sarebbe dovuta tornare dalla sua famiglia sabato 4 gennaio per fermarsi qualche giorno e poi ripartire verso l'albergo in cui lavorava. «Aveva un carattere forte, era una ribelle, ma tra noi c’era un gran rispetto», evidenzia Gianluca “Mopi” Moretto, titolare del Bar Astra di Vicenza dove la giovane ha lavorato per circa tre anni. «Amava l’arte, viveva con il sorriso sul volto e sapeva aiutare le persone nei momenti di difficoltà. Non diceva mai nulla di scontato e allo stesso tempo non si accontentava di ciò che la vita le stava offrendo in quel momento. Cercava sempre qualcosa di più, di diverso, e perciò si metteva in viaggio, come in questi giorni. Una settimana fa era in tenda, in mezzo al deserto. Siamo tutti distrutti, io, le bariste e la grande famiglia del Bar Astra». Anche la comunità di Montecchio Precalcino è sconvolta. «Un dramma che ha colpito tutto il paese», conclude il sindaco montecchiese Fabrizio Parisotto. «Siamo vicini ai famigliari e faremo tutto il possibile per supportarli». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti