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Breganze

Addio a Piero Stella, il decano dei fotografi

Piero, 82 anni, è stato un reporter d’altri tempi e per il nostro Giornale ha raccontato con le immagini gioie e dolori del Vicentino

Se n’è andato, in punta di piedi, il decano del fotogiornalismo vicentino. Il nostro Giornale ha perso ieri mattina una delle pietre miliari della sua storia, il fotoreporter Piero Stella. Breganzese “doc”, è scomparso all’età di 82 anni all’ospedale di Santorso dove era ricoverato da alcune settimane, lasciando nel dolore più profondo la famiglia, ma anche l’intera comunità di Breganze. 

Stella e il sogno di diventare fotografo

Piero Stella ha sempre saputo che “da grande” avrebbe fatto il fotografo, inseguendo il suo sogno, tanto che dopo aver frequentato la scuola di formazione fotografica ai Salesiani di Torino, è tornato nel suo paese d’origine e, a 26 anni, ha aperto il suo “Studio Stella”. Dapprima il negozio si trovava in piazza Mazzini, vicino al campanile. Poi si è ingrandito e si è trasferito in via Fioravanzo e poi in via Cinque Martiri dove si trova tuttora, punto di riferimento per tantissimi.

Seguiva le cerimonie più importanti del paese, lo conoscevano tutti

«Ha iniziato subito a seguire i grandi eventi, le cerimonie più importanti del paese, e non solo: dai matrimoni ai battesimi, dalle comunioni alle cresime – racconta con la voce strozzata il genero Donovan Ciscato, fotoreporter del nostro Giornale che ha seguito le orme del suocero - Questo ha fatto sì che diventasse molto conosciuto a Breganze perché tutti, almeno una volta, si sono rivolti a lui. Accanto alla grande passione per la fotografia aveva anche quella del giornalismo, tanto che alla fine degli anni ’70 ha iniziato a lavorare come fotoreporter per Il Giornale di Vicenza, con il quale ha collaborato in modo assiduo fino alla pensione, una decina di anni fa.

Ha vissuto l'intera trasformazione de Il Giornale di Vicenza

Si può dire davvero che lui abbia visto l’intera trasformazione del Giornale. Piero era sempre pronto a seguire ogni fatto di cronaca e non si tirava mai indietro nel fare al meglio il suo lavoro, neppure quando lo chiamavano per un servizio in piena notte oppure quando chiedevano il suo aiuto nel recuperare informazioni. È stato un vero fotoreporter e ha lavorato per tutti i settori del Giornale, dalla cronaca alla provincia, dallo sport alla cultura, passando anche per gli spettacoli». Per molti cronisti, Stella, che era iscritto all’Ordine dei giornalisti, è stato un maestro, soprattutto di comportamento e atteggiamento, sempre rispettoso delle vite degli altri, delle loro gioie e dei loro dolori.

La più grande emozione, fotografare papa Giovanni Paolo II

Negli anni, di personaggi famosi ne ha immortalati tantissimi, ma uno dei suoi ricordi più belli ed emozionanti - come amava raccontare lui stesso - è stato quando ha potuto fotografare Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Vicenza, avvenuta il 7 e l’8 settembre del 1991. In ambito sportivo, invece, è stato testimone del primo scudetto vinto dal Famila Basket nel 1990.
«Aveva scaltrezza, colpo d’occhio, sapeva come comportarsi in ogni situazione. È stato un vero maestro nel fotogiornalismo» continua Ciscato. Con l’era del digitale ha iniziato a tirarsi pian piano indietro, sia come fotografo del Giornale sia nello studio breganzese, lasciando spazio alla figlia Elisa e al genero Donovan.

Il ricordo di Donovan Ciscato: «Per me è stato un secondo padre»

«Per me Piero è stato come un padre e lui, dal suo canto, mi ha sempre trattato come uno di famiglia, come un figlio. Dal punto di vista lavorativo mi ha insegnato da zero questo mestiere sempre con molta umiltà e rispettando il mio modo di vedere l’arte di fotografare. Non voleva mai essere invadente e imporre la sua filosofia» conclude Ciscato.
Il funerale si terrà domani, alle 15, nel duomo di Breganze, mentre oggi, alle 19, sempre in duomo verrà recitato il Rosario. Alla moglie Gianna Chemello, alla figlia Elisa, al genero Donovan e ai nipoti Leonardo e Luna Maria vanno le condoglianze dell’intera nostra redazione.

Silvia Dal Maso

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