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Arsiero

Riparati i danni fatti dai vandali, il rifugio Rumor è pronto a riaprire

Ieri il personale del Comune ha svuotato la cisterna inquinata. Il gestore Gianluca Cortellazzi conta di poter iniziare la stagione a metà maggio

«Torneremo, più carichi di prima!». Così aveva affermato nel marzo scorso Gianluca Cortellazzi, gestore del Rifugio Rumor, vandalizzato da ignoti. Ed è stato di parola perché, riparati i danni, il rifugio aprirà a metà maggio. Ignoti, dopo aver tagliato il lucchetto del portone del deposito, avevano gettato dei materiali ferrosi nella cisterna di raccolta d’acqua piovana, inquinandola gravemente. Tagliando, poi, i fili della corrente del galleggiante della pompa, erano riusciti a provocare un corto circuito che aveva mandato in tilt anche l’impianto elettrico del rifugio, col conseguente deperimento degli alimenti conservati nelle celle frigorifere.

I tecnici del Comune saliti a quota 1700 metri del rifugio Rumor

Non appena si è accorto del danno, il gestore aveva avanzato l’ipotesi che la distruzione fosse «opera di gente invidiosa, maleducata e criminale», annunciando, a malincuore, una chiusura fino a data da destinarsi. Ora, quel “Torneremo, più carichi di prima!”, non è più una speranza. Proprio ieri, infatti, gli operai del Comune di Arsiero sono saliti al rifugio, a quota 1.700 metri, per svuotare la cisterna, capace di contenere 65 metri cubi d’acqua, provvedendo alla completa pulizia interna con l’asportazione dei materiali gettati, in attesa dell’ormai imminente sanificazione. Hanno potuto compiere l’opera, solo ora, quando le ultime chiazze di neve si stanno lentamente sciogliendo nei prati vicini, e la strada provinciale 92 dei Francolini, poco sotto il forte di Campomolon, e non lontana dal Passo Valbona, è tornata transitabile. 

Il gestore Gianluca Cortellazzi ha fatto riparare i danni

Nel frattempo Gianluca Cortellazzi ha provveduto per conto proprio, nelle scorse settimane, alla riparazione dei guasti provocati all’impianto elettrico, mentre un più robusto lucchetto chiuderà, d’ora in poi, la porta del deposito. «Devo ringraziare gli uomini del Comune per quanto stanno facendo – dichiara il gestore - è vero che il rifugio è di proprietà comunale, ma l’aiuto ricevuto, in un momento di forte sconforto, per me e la mia famiglia, mi ha dato la forza di riprendermi, per sollevarci e andare avanti». Concluse le operazioni disinquinanti, la grande cisterna sarà di nuovo riempita con autobotti, in attesa che sia, poi, l’acqua piovana, proveniente dalle falde del tetto, a mantenere stabile il livello. «I danni ci sono stati: pace e amen! Credo che a metà maggio riusciremo a riaprire – conclude Cortellazzi – e resteremo attivi tutti i giorni, salvo il lunedì, fino al prossimo ottobre». 

L'assessore Simone Mattielli: «Un atto contro la comunità»

A tornare sul danno perpetrato è Simone Mattielli, assessore alle malghe e al patrimonio. «Quanto successo – afferma – è un atto gravissimo, compiuto da delinquenti che hanno intaccato un bene così prezioso come l’acqua. Già la scorsa estate, con i vigili del fuoco, siamo intervenuti per portare l’acqua alle malghe, già “caricate”, ma rimaste all’asciutto, servendoci di autobotti. Ora stiamo svuotando la cisterna inquinata, grazie all’autopompa prestataci della Protezione civile. Il Rifugio Rumor, meta per tanti escursionisti, è una perla da preservare e proteggere. Chi l’ha vandalizzato non ha colpito soltanto il suo attuale gestore, ma l’intera comunità arsierese». 

Giovanni Matteo Filosofo

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