<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
ISOLA VICENTINA

Il futuro dell'ex centro tecnico Morosini: «Metà è da abbattere»

Il Comune, che ha acquistato l’area, sta valutando le varie ipotesi in base ad uno studio affidato a tecnici per il recupero
L’ex centro tecnico intitolato a Pier Mario Morosini in stato di abbandono ARCHIVIO
L’ex centro tecnico intitolato a Pier Mario Morosini in stato di abbandono ARCHIVIO
L’ex centro tecnico intitolato a Pier Mario Morosini in stato di abbandono ARCHIVIO
L’ex centro tecnico intitolato a Pier Mario Morosini in stato di abbandono ARCHIVIO

L’abbattimento di tutti gli edifici o un restyling che prevede la demolizione solo di alcuni immobili compromessi a causa delle infiltrazioni e di problemi strutturali. Sono le due possibilità sul tavolo in vista del recupero dell’ex centro tecnico del Vicenza Calcio “Piermario Morosini” di Isola Vicentina. Le ipotesi sono state messe nero su bianco in uno studio di fattibilità commissionato ad un professionista dal Comune, oggi proprietario del complesso. Se infatti esiste un progetto che prevede la realizzazione di un “Bosco dell’acqua”, un’area per la laminazione e la remissione in falda dell’acqua negli ex campi da calcio, l’amministrazione sta valutando quale potrà essere il destino per la superficie restante dell’ex centro biancorosso. 

Leggi anche
Era il centro tecnico del Vicenza: «Il "Morosini" diventerà un bacino antipiene»

Lo stato dell'area

Nell’area sorgono ancora diversi stabili, tra cui una palestra, spogliatoi, uffici. Alcuni di questi si presentano in buone condizioni, altri stanno accusando i colpi del tempo e degli agenti atmosferici. «Abbiamo incaricato dei professionisti a eseguire dei rilievi per conoscere le condizioni degli edifici», spiega il sindaco Francesco Enrico Gonzo. «Un’operazione che prima dell’acquisto non era possibile, in quanto il centro non era di nostra proprietà. Il risultato evidenzia come sia necessario pensare alla ristrutturazione di una parte degli immobili e alla demolizione, e poi alla ricostruzione, di altri».

Il Comune ha ben chiaro il quadro. «La palestra - continua Gonzo - una volta sistemata e rigenerata, potrà tornare ad essere utilizzata come struttura di allenamento. Tutta la parte dedicata al settore giovanile del Vicenza Calcio è invece da demolire per problemi di infiltrazioni dal tetto e forse anche per un cedimento strutturale dovuto probabilmente ad una carenza progettuale. Per gli edifici che erano a servizio della prima squadra e il centro direzionale la situazione è migliore: la questione riguarda gli impianti di riscaldamento e i serramenti».

Leggi anche
Rinasce l'ex centro tecnico biancorosso. «Un parco per Morosini»

Forse la palestra sarà salvata

La palestra, l’edificio che svetta con la grande “R” di Lanerossi ancora sulla parete frontale potrebbe essere salvato. «La palestra ha un problema con l’impianto di riscaldamento, ma l’edificio, dal punto di vista strutturale e sismico, è in ordine, si tratta di renderlo fruibile», prosegue Gonzo. «La prima proposta emersa dallo studio di fattibilità prevede la demolizione completa degli immobili, per una spesa di 400 mila euro», gli fa eco il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Nicolas Cazzola.

«La seconda proposta prevede invece la demolizione di alcuni edifici e il recupero di altri: si andrebbe ad abbattere il fabbricato degli ex spogliatoi del settore giovanile, mentre la palestra resterebbe al suo posto; sarebbe poi necessaria la manutenzione degli ex spogliatoi della prima squadra. Questa ipotesi ha un valore di 500 mila euro. Da aggiungere ci sarebbe l’eventuale costruzione di nuovi spogliatoi per la palestra, più la manutenzione dei campi o il relativo cambio d’uso. Al momento stiamo valutando le diverse proposte sul tavolo».

Matteo Carollo

Suggerimenti