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Velo d'Astico

Giallo delle mogli scomparse: la Finanza sequestra beni per 140mila euro a imprenditore

È a processo per simulazione di reato: ora, nei suoi confronti, è scattato il sequestro di beni.

Le fiamme gialle di Vicenza hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal tribunale per il sequestro conservativo di beni mobili e immobili nei confronti di Bortolo Miotti, l'imprenditore che aveva denunciato alla procura di aver trovato resti umani nella sua proprietà di Velo d'Astico, un tempo appartenuta a Valerio Sperotto, morto nel 2011 e le cui due mogli erano misteriosamente svanite nel nulla (Elena Zecchinato nel gennaio 1988 e Virginia Mihai nell’aprile 1999).

Da sinistra: Virginia Mihai (sparita nel 1999) e Ivette Zecchinato (scomparsa nel 1988)
Da sinistra: Virginia Mihai (sparita nel 1999) e Ivette Zecchinato (scomparsa nel 1988)

Nella denuncia presentata nell’ottobre del 2017 Miotti avrebbe fornito dichiarazioni - rivelatesi poi false - circa il ritrovamento, in occasione di alcuni scavi effettuati qualche mese prima all’interno di una porcilaia, di diverse ossa umane (tra le quali anche un teschio, costole e ossa lunghe) nascoste in un sacco di nylon.

Erano state subito fatte partire minuziose e onerose ricerche disponendo scavi, acquisizioni stratigrafiche, sbancamenti e setacciamenti di terreno, eseguendo analisi tecnico-specialistiche sui reperti rinvenuti avvalendosi, a tale scopo, anche dell’ausilio di consulenti tecnici specializzati.

In relazione all’entità dell’esborso sopportato, il pubblico ministero ha ottenuto dal tribunale l’applicazione della misura cautelare del sequestro conservativo, nei confronti dell’imputato, dei beni mobili e immobili a lui riconducibili.

Infatti il tribunale ha ritenuto vi sia fondata ragione di ritenere che possano venire a mancare o disperdersi le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento e di ogni altra somma dovuta all’Erario. Sequestrati dunque denaro dei conti correnti, due auto, fabbricati e terreni.

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