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Montecchio Maggiore

Raid africano solidale, 5 mila chilometri in sella ad un Ciao

Mirco Targon, 49 anni, e Alice Zanni di 50 anni ripartono in motorino da Dakar per la terza tappa del viaggio, lungo 4 anni, da Capo Nord a Città del Capo
In "Ciao" per 4 mila chilometri Mirco Targon di 49 anni e la fidanzata Alice Zanni di 50 sono ripartiti per una nuova avventura
In "Ciao" per 4 mila chilometri Mirco Targon di 49 anni e la fidanzata Alice Zanni di 50 sono ripartiti per una nuova avventura
In "Ciao" per 4 mila chilometri Mirco Targon di 49 anni e la fidanzata Alice Zanni di 50 sono ripartiti per una nuova avventura
In "Ciao" per 4 mila chilometri Mirco Targon di 49 anni e la fidanzata Alice Zanni di 50 sono ripartiti per una nuova avventura

Da un Capo all'altro del mondo, in sella a un Ciao. Mirco Targon, 49 anni, e Alice Zanni di 50 anni ripartono da dove erano arrivati un anno fa: da Dakar, in Senegal. È la terza tappa del viaggio, lungo 4 anni, da Capo Nord a Città del Capo in Sudafrica. Sempre in sella al loro cinquantino.

La terza tappa del viaggio in motorino dei due fidanzati montecchiani

Oggi i due fidanzati sono a Dakar da dove partono per percorrere 4.800 chilometri, in un mese circa, per riuscire ad arrivare in Camerun. Queste ultime giornate Targon le ha passate a controllare i motori in attesa dell'arrivo di Alice che è atterrata la scorsa notte. «Dal Senegal ci dirigeremo verso la Guinea Conakry e poi, dopo alcuni giorni di viaggio, approderemo in Costa d'Avorio - proseguono -. Abbiamo fatto tutti i documenti per poter attraversare questi Paesi ma per quest'ultimo non ci siamo riusciti. Da informazioni che abbiamo reperito potremo fare i cosiddetti "laisser passer" direttamente alla dogana».

L'itinerario in Ciao da Dakar al Camerun

Dopo lo Stato ivoriano i due si dirigeranno prima verso il Ghana, successivamente verso Togo e Benin. Tutti Paesi che si affacciano nel golfo di Guinea. «I due Paesi sono piccoli quindi pensiamo che sarà una tappa agevole - osserva Mirco -, sebbene non esista un consolato in Italia del Benin quindi anche in questo caso vedremo di poter avere i documenti direttamente in loco».

La Nigeria: la parte più difficile e pericolosa di tutto il viaggio 

Subito dopo inizierà la parte più difficile e pericolosa di tutto il viaggio dal momento che entreranno in Nigeria, un territorio instabile politicamente e rischioso per i viaggiatori. «Il consolato italiano ci ha indicato alcune precauzioni da seguire per evitare problematiche e staremo molto attenti. Come facciamo sempre d'altronde». Una volta lasciata la Nigeria arriveranno in Camerun e la direzione sarà la città di Douala, la vecchia capitale. «Prevediamo di arrivare il 26 agosto - dicono - e abbiamo già un contatto al quale lasciare i nostri "Ciao". Da lì torneremo in Italia. Da Douala partiremo nel 2024 in direzione Città del Capo».

Un viaggio che, come al solito, sarà all'insegna della solidarietà

Un'altra incognita sarà il meteo. «È la stagione delle piogge ma il Senegal non ci preoccupa perché le strade sono abbastanza buone ed asfaltate. Dalla Guinea fino al Ghana, però, troveremo molti tratti che saranno fangosi e sterrati. Se pioverà le strade saranno viscide e quindi impercorribili per i nostri "Ciao" - dichiarano -. Molto dipenderà quindi anche dal tempo, ci regoleremo di conseguenza. Abbiamo realizzato una mappa del percorso, delle tappe, dei posti dove ci fermeremo per la notte e abbiamo informato anche le autorità tramite i consolati dei vari Paesi».Un viaggio che, come al solito, sarà all'insegna della solidarietà. Anche per quest'occasione, infatti, Alice e Mirco hanno in previsione di scrivere un libro i cui proventi andranno in beneficenza.

Antonella Fadda

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