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Montecchio Maggiore

Pfas, lavori da 2,5 milioni per filtri attivi nel Vicentino

L'intervento "Obiettivo Zero Pfas" ha come obiettivo garantire alle utenze acqua di qualità, priva di sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate
Obiettivo Zero Pfas, al via i lavori da 2,5 milioni di euro per l’installazione di filtri a carboni attivi nel centro idrico di Longa a Montecchio Maggiore
Obiettivo Zero Pfas, al via i lavori da 2,5 milioni di euro per l’installazione di filtri a carboni attivi nel centro idrico di Longa a Montecchio Maggiore
Obiettivo Zero Pfas, al via i lavori da 2,5 milioni di euro per l’installazione di filtri a carboni attivi nel centro idrico di Longa a Montecchio Maggiore
Obiettivo Zero Pfas, al via i lavori da 2,5 milioni di euro per l’installazione di filtri a carboni attivi nel centro idrico di Longa a Montecchio Maggiore

Ammonta a 2,5 milioni di euro l'investimento di Acque del Chiampo per l'installazione di filtri a carboni attivi nel centro idrico di Longa, collegato all'acquedotto al servizio di Montecchio Maggiore . 

L'intervento, iniziato negli ultimi giorni, è stato denominato "Obiettivo Zero Pfas", in quanto ha come obiettivo garantire acqua di qualità privata di sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate a tutte le utenze: a 4 nuovi filtri che saranno installati a breve, potranno aggiungersene altri 4 quando il sistema sarà a regime. 

«A Longa non sono mai stati segnalati superamenti dei limiti per i Pfas fissati dalla legge - commentano il presidente di Acque del Chiampo Renzo Marcigaglia e il vice presidente Guglielmo Dal Ceredo - ma abbiamo comunque voluto dotare il centro idrico di filtri a carboni attivi per proseguire nel percorso di miglioramento continuo del servizio di acquedotto per raggiungere l'obiettivo Zero Pfas».

«È un impegno importante - proseguono Marcigaglia e Dal Ceredo - per la nostra società interamente a capitale pubblico, che all'emergenza Pfas ha destinato 37 milioni di euro fra costi e investimenti dal 2013 e fino al 2029. Il tutto con l'auspicio che arrivino presto finanziamenti statali e regionali per affrontare con ancora più efficacia un inquinamento che riguarda un territorio ben più ampio di quello gestito da Acque del Chiampo».

 

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