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Montecchio Maggiore

Parise scioglie le riserve: «Mi candido per il rilancio»

«Sostegno alla sanità prevedendo collegamenti diretti al S. Bortolo. Intendo valorizzare lo sport, puntare sui giovani e aiutare gli anziani»

Silvio Parise ha sciolto le riserve. Sarà il candidato «sindaco contadino» di Montecchio Maggiore. Lo ha detto con orgoglio, vista l'attività legata alla sua professione, ieri alla presentazione ufficiale della sua candidatura come primo cittadino appoggiato da tre liste civiche. Parise, 66 anni, sposato con due figli, gestisce la sua attività florovivaistica ed è pure presidente del consorzio di bonifica Alta pianura veneta.

Ha una lunga carriera politica sia come consigliere comunale che da assessore, negli anni Novanta, nella giunta di Luciano Romio. Un bagaglio che ieri il candidato sindaco ha voluto ricordare: «Non ho mai vissuto di politica, ho sempre avuto il mio lavoro. La politica è mettersi a disposizione degli altri non viceversa». A sostenerlo c'è la sua lista, retta principalmente da altri due nomi noti montecchiani, Mauro Palma e Diego Meggiolaro, ma anche da giovani under 35, e ci sono altre due liste civiche di area proveniente dal centrosinistra: "Montecchio Democratica", rappresentata da Giampaolo Valerio, ed "Essere per Montecchio" con Pierangelo Carretta. Ma di partiti o di "politica" Parise non vuole sentire parlare: «La cosiddetta politica si fa dal ponte di via Battaglia o dal casello - afferma deciso -. Noi parliamo di Montecchio perché stiamo parlando di elezioni amministrative che decideranno chi governerà la nostra città».

Ed aggiunge: «Io non parlo al singolare ma dirò sempre che "siamo". Siamo una squadra di persone che metterà a disposizione competenza, esperienza e idee. Insieme ai giovani, saranno loro il futuro». Ma perché non vuol sentir parlare di partiti? Presto detto: «In nove anni da presidente del consorzio ho sempre parlato con tutte le 96 amministrazioni degli altrettanti Comuni e ho pensato a dare risposte alle esigenze del territorio e non certo a seconda del colore politico». Ed è il territorio il tema centrale a cui si riferisce Parise: «Vorrei che Montecchio diventasse la città delle cicogne, e mi riferisco ai nuovi nati, delle persone anziane, che stanno bene e hanno servizi, dove l'ambiente ha la sua importanza e dove amministrare significa soprattutto guardare al futuro concreto».

Il candidato sindaco ha anche parlato di voler coinvolgere tutti i cittadini ma anche di decoro e sanità, fra le altre cose: «Se fossi eletto, ad esempio, vorrei introdurre l'assessorato al decoro perché è un argomento davvero importante - ha aggiunto - e se penso all'ospedale vorrei che avesse un contatto diretto con il "San Bortolo" di Vicenza, magari con collegamenti appositi che fanno continuamente la spola fra le due città». Una città unita senza distinzioni: «Non penso ad Alte come una frazione perché Alte Ceccato è Montecchio - ha chiarito - ha necessità di un restyling molto importante». Altro tema vitale è lo sport: «Importantissimo non solo per l'attività ma anche per le regole che dà ai giovani, sui quali conto tanto, che hanno anche necessità di eventi adatti a loro e luoghi di aggregazione adatti a loro».

Mauro Palma, a sua volta, ha parlato della coalizione che sarà un mix fra esperienza e novità: «Parise rappresenta per il nostro territorio, un'occasione irripetibile - ha detto - perché sarà affiancato da tanti giovani pensando al rinnovamento e pensando prima di tutto alla comunità».«Siamo qui per metterci a disposizione del territorio e fare ciò che sarà necessario perché Montecchio è un centro strategico - ha osservato Meggiolaro - e lo sarà ancora di più in futuro». Un progetto civico, così lo hanno definito Valerio e Carretta, visto che c'è un candidato sul quale convergono tre liste che non avranno alcun simbolo di partito proprio perché sarà solamente la città all'ombra dei due castelli al centro di tutto: «Ci accomunano le idee su Montecchio - ha evidenziato Valerio - e fra i nostri punti ci sono la qualità della vita e la viabilità e anche tornare a quel proposito che ci debba essere l'Ovest unito, con tutti i comuni che dialogano, e non Montecchio isolata dal resto».«Da anni apprezzo e conosco Silvio - ha concluso Carretta -. Avremo un programma unico che unirà i ragionamenti di tutti affinché Montecchio faccia quel salto di qualità che merita». Resta da capire cosa farà Maurizio Scalabrin, anche lui vicino al centrosinistra. E cosa faranno i partiti, visto che Parise li tiene a distanza come se i loro simboli fossero una presenza ingombrante? Nel centrodestra le bandiere delle forze di governo sventolano con Cecchetto. Qui gli avversari per ora non si vedono. I prossimi giorni forse saranno illuminanti.

Antonella Fadda

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