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MONTECCHIO MAGGIORE

Parise sceglie il centrosinistra. Pronto a correre da sindaco

L’annuncio previsto la prossima settimana. Oltre a lui anche Scalabrin e Trapula a caccia di moderati. Cecchetto con Lega, FdI e FI
Silvio Parise: il presidente del consorzio di bonifica Alta pianura veneta candidato del centrosinistra FADDA
Silvio Parise: il presidente del consorzio di bonifica Alta pianura veneta candidato del centrosinistra FADDA
Silvio Parise: il presidente del consorzio di bonifica Alta pianura veneta candidato del centrosinistra FADDA
Silvio Parise: il presidente del consorzio di bonifica Alta pianura veneta candidato del centrosinistra FADDA

E adesso arriva Silvio Parise. Entro pochi giorni il presidente del consorzio di bonifica di Alta pianura veneta, indicato come candidato sindaco di Montecchio per il centrosinistra, scioglierà le riserve. Ma ormai sembra cosa fatta.

Una settimana cruciale

E la prossima settimana sarà sicuramente cruciale per la campagna elettorale nella città all’ombra dei due castelli, fino ad oggi abbastanza riservata. Si entrerà di certo nel vivo perché i tempi stringono ormai, sia per la presentazione delle liste a sostegno dei candidati alla poltrona di primo cittadino che per i candidati consiglieri. Se da un lato nel centrodestra tutto sembra definito con la candidatura della leghista Milena Cecchetto - appoggiata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia - e dell’attuale primo cittadino, Gianfranco Trapula - con la tessera leghista in tasca ma che si presenterà con una civica - dall’altro lato all’appello mancano il centrosinistra o comunque il cosiddetto centro.

Due i  nomi in ballo

Sono due i nomi in ballo che dovranno pronunciarsi per ufficializzare, o meno, la propria candidatura: Parise, appunto, e Maurizio Scalabrin. Quest’ultimo, sindaco per un quinquennio dal 2004 al 2009 e attualmente consigliere comunale del gruppo misto/Italia Viva, la scorsa settimana aveva annunciato la propria discesa in campo. Senza però specificare se lo farà come candidato sindaco o come alleato di altri. Per certo Scalabrin avrà una lista tutta sua. Manca solo un tassello: alleanze o corsa in solitaria. Si è riservato ancora qualche giorno, il fine settimana in sostanza, per prendere la decisione finale.

Insomma siamo agli sgoccioli e a breve i dubbi e le domande di una larga fetta di montecchiani otterranno una risposta. Domande che riguardano anche Parise e i suoi alleati o liste, civiche, che lo appoggeranno. Ma manca poco per l’annuncio, una manciata di giorni, e tutto sarà ufficializzato. Fino ad oggi, presumibilmente, potrebbe essere a quattro la corsa per indossare la fascia tricolore con lo stemma dello scudo crociato.

Tre candidati certi

Tre candidati (Scalabrin, Cecchetto e Trapula) l’hanno già indossata, o la indossano ancora, mentre uno solo, in questo caso Silvio Parise, non l’ha mai fatto sebbene a lungo abbia rivestito il ruolo di consigliere comunale.

E che rimanga “solo” una corsa a quattro il condizionale è d’obbligo dal momento che Montecchio, come è accaduto più volte nelle precedenti campagne elettorali amministrative, ha abituato a vedere candidati dell’ultima ora e, quindi, che si presentano a sorpresa.

Convincere gli elettori moderati

Per tutti, indistintamente, l’obiettivo sarà quello di “convincere” gli elettori moderati che alla fine rappresentano una larga fetta di montecchiani. Al di là dei partiti, che siano di sinistra, di destra o di centro, o delle alleanze nate “in campo largo” o storiche saranno proprio i moderati silenziosi ad essere l’ago della bilancia. Conterà il nome del candidato sindaco? Sicuramente. Conteranno i progetti e il programma elettorale? Altrettanto. Ma conterà, e pure tanto, l’affluenza che 5 anni fa ha superato il 64% - in calo in confronto a precedenti tornate - e anche la “tendenza” storica dei residenti castellani a non prediligere, e quindi votare, chi rappresenta estremismi, qualunque siano. Non è un caso che, per 50 anni, Montecchio sia stata governata da sindaci dell’allora Dc. 

 

Antonella Fadda

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