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Montecchio Maggiore

L'Ovest Vicentino ostaggio del traffico. Mezz'ora per fare due chilometri

Cronometro alla mano, la prova su strada conferma il caos negli orari di punta anche dopo la riapertura del ponte di via Battaglia ad Alte di Montecchio Maggiore

L’Ovest Vicentino ostaggio del traffico. Chi era convinto che l’apertura del ponte di via Battaglia sarebbe stata la “cura” per tutte le malattie, in questo caso viabilistiche, si è dovuto ravvedere. La situazione, infatti, non è cambiata. E come sempre sono i dati a dimostrarlo.

Prova sul campo

Cronometro alla mano, sia che si parta alle 7.30 o alle 17.30 - entrambi orari di punta per il traffico - si deve sempre mettere in conto che da Alte per raggiungere Brendola ci vogliono 20 minuti per percorrere solamente un chilometro e mezzo e altrettanti per chi da viale Europa cerca di oltrepassare il ponte di via Battaglia, in questo caso poco più di due chilometri.

Va peggio per chi arriva da Montebello o dalle due valli dell’Agno e del Chiampo o da Altavilla, e quindi da Vicenza, per raggiungere l’autostrada o per dirigersi verso Brendola: in questo caso il tempo arriva anche a 30 minuti per un percorso che varia, dalla grande rotatoria fra Montecchio e Montebello, fino al casello A4 transitando per viale Milano o per la bretella. I chilometri, in queste due circostanze, sono tra i due e i tre.

A tutto ciò si va ad aggiungere il lungo quotidiano serpentone per uscire dalla A4 nel casello castellano dove le tempistiche per arrivare all’autostazione variano dai 20 ai 45 minuti di attesa. Insomma un calvario di almeno due volte al giorno per cinque giorni alla settimana per chi deve andare da una parte all’altra per recarsi al lavoro o semplicemente spostarsi da un paese all’altro.

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Strada chiusa

Situazione già difficile di per sé e che viene resa ancora più complessa dalla chiusura di via Soastene a Brendola, uno degli sbocchi più utilizzati dagli automobilisti che dovevano recarsi a Vicenza, a causa di lavori per l’installazione di nuove condotte da parte di “Veneto Acque”. Opere che si dovrebbero concludere entro ottobre come ha dichiara il sindaco brendolano Bruno Beltrame.

Sottopasso chiuso

Dal versante castellano, invece, quasi in contemporanea con l’apertura del nuovo cavalcaferrovia di via Battaglia, c’è stata la chiusura, in ingresso dalla Strada del Melaro in direzione Alte, del sottopasso di via Cimarosa a causa di un danno irreparabile al semaforo. Varco che offriva un’alternativa alle auto, soprattutto nelle ore di punta. Sottopasso che verrà chiuso definitivamente nel prossimo futuro per diventare ciclopedonale. Chi dal Melaro vorrà arrivare ad Alte dovrà, per forza di cose, utilizzare il nuovo cavalcaferrovia di zona Colombaretta, ora in costruzione e che dovrebbe essere terminato il prossimo anno. 

Lavori in via Sasso Moro

Altro varco per il momento non percorribile è via Sasso Moro che collega la strada regionale 11 con via Cordellina. La strada è stata interdetta al traffico a luglio a causa del rifacimento della linea dell'acquedotto, di nuove linee delle acque meteoriche, per il posizionamento dell'illuminazione pubblica e infine delle nuove asfaltature.

Le richieste dei sindaci

Nei giorni scorsi c’è stato l’appello, dalle pagine del nostro Giornale, del sindaco di Brendola Bruno Beltrame che chiedeva la chiusura mattutina del casello dell’autostrada A4, dalle 7 alle 9.30, e dello spegnimento del semaforo di via Battaglia a Montecchio. Se da un lato il collega montecchiano, Gianfranco Trapula, ha appoggiato la richiesta relativa alla chiusura dell’autostazione, dall’altro ha però spiegato che lo spegnimento del semaforo è impossibile da attuare. Via Battaglia è, infatti, la strada che collega il quartiere Collodi (dove sono presenti una scuola materna e l’istituto superiore) al resto della frazione di Alte dove si trovano gli asili nido, le scuole materne e primarie e anche le scuole medie.

Il nuovo casello della A4 pronto a marzo 2024

Una morsa del traffico che non sembra possa trovare una valvola di sfogo a brevissima scadenza. Infatti, per spostare il grande traffico di attraversamento da una parte all’altra della zona che gravita sulla rotatoria del casello in uscita dall’autostrada ad Alte di Montecchio, l’unica soluzione sarà il nuovo casello A4 per allontanare auto e mezzi che si dirigono verso l’attuale autostazione. Ma ciò non avverrà prima della primavera 2024 come dichiarato alcuni mesi fa dalla “Brescia-Padova”, società che gestisce il tratto dell’autostrada A4. 

Antonella Fadda

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