<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Arcugnano

«Spari nella notte contro la casa». Artigiano preso di mira

Doppio, misterioso e inquietante episodio notturno in via Grancare Alte. Sconosciuti hanno colpito due volte l’abitazione di una famiglia

Prima due colpi d’arma da fuoco, in rapida successione, sparati davanti a casa. Poi, la notte dopo, uno scoppio devastante all’ingresso: una molotov, o un ordigno artigianale simile, fatta esplodere nel corridoio all’ingresso dell’abitazione, dopo aver aperto la porta d’entrata. Dopo il doppio, inquietante, episodio, Maurizio Squarzon ora ha paura, e si è rivolto prima ai carabinieri per segnalare l’accaduto e poi in questura per sporgere denuncia. Difficile al momento comprendere il movente; potrebbe trattarsi di un’intimidazione, ma anche l’azione di qualche sconsiderato. Non esclusa, a quanto pare, anche una pista sentimentale, anche se è presto per fare piena chiarezza.

Due colpi di arma da fuoco contro la casa

Entrambi gli episodi sono avvenuti in via Grancare Alte, ad Arcugnano, dove Squarzon, 60 anni, abita da tempo con la sua convivente Gabriela. L’artigiano, che in passato ha avuto più di qualche grana con la giustizia, ma che da tempo è lontano dalle aule dei tribunali, era andato a dormire lasciando, come sempre, il balcone leggermente aperto della camera da letto al primo piano. Era la notte fra sabato e domenica scorsi. «Poco dopo l’una, sono stato svegliato di soprassalto da un rumore sordo - racconta -. Non capivo cosa potesse essere stato anche perché la nostra zona è tranquilla. Un paio di minuti dopo ho udito un nuovo colpo, identico al primo, e dallo spiraglio della finestra ho notato un forte bagliore. Era un colpo d’arma da fuoco». A quel punto l’artigiano è sceso, ma davanti a casa non ha visto nulla di sospetto ed è tornato a dormire. 

Il secondo episodio alla stessa ora, il giorno dopo

Alla stessa ora della notte successiva, quella fra domenica e lunedì, nuovo inquietante episodio, che ha spaventato il vicentino certo più del primo. Mentre stava dormendo, è stato svegliato da un boato assordante che arrivava dal pianterreno: è corso a vedere e si è trovato davanti una scena che non dimenticherà. «C’era moltissimo fumo, e odore di polvere da sparo, con della carta bruciacchiata intorno. Non sono riuscito a capire che cosa sia scoppiato, forse una molotov, una bomba carta o qualcosa del genere. L’esplosione ha creato per fortuna pochi danni. C’era un foglio per terra, con scritto qualcosa, ma era bruciato e non si leggeva alcunchè».

Gli sconosciuti hanno rimosso una parte del sistema di sorveglianza

Gli sconosciuti hanno rimosso anche una parte del sistema di sorveglianza, asportando un monitor; di talché, Squarzon non è riuscito a vedere nulla nelle registrazioni delle telecamere. Dopo essersi calmato, il padrone di casa ha avvisato i carabinieri, facendo intervenire una pattuglia per un sopralluogo. I militari hanno esaminato il corridoio d’ingresso, trovando alcuni pezzetti a terra. Quindi, nella giornata di martedì, l’artigiano si è recato in questura per sporgere denuncia, facendo scattare gli accertamenti da parte dei poliziotti sui due misteriosi episodi notturni. 

La paura di nuovi episodi

Squarzon è spaventato che gli possa accadere qualcos’altro, e al momento non dà voce ai sospetti su chi possano essere stati gli autori delle due intimidazioni e dei danneggiamenti in casa; spiega solamente di non avere mai ricevuto minacce nell’ultimo periodo. Un particolare è balzato all’occhio degli inquirenti: gli sconosciuti non avrebbero forzato la porta d’ingresso di casa per lanciare l’ordigno esplosivo. Il proprietario non ricorda se abbia lasciato l’uscio da chiudere a chiave, ma di certo non l’ha lasciato aperto; e non vi sarebbero segni di effrazione. Le indagini cercheranno ora di fare piena luce. 

Diego Neri

Suggerimenti