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Sovizzo/Thiene

Incidente alla "Piccola Sanremo": motostaffetta si schianta, muore 65enne

di Karl Zilliken e Antonella Fadda
La corsa ciclistica era arrivata al penultimo giro. La vittima è Claudio Zambon di Thiene uscito di strada forse per un malore.

Ultimi aggiornamenti: tragedia alla Piccola Sanremo

Lunedì 18 settembre

Incidente alla "Piccola Sanremo", un probabile malore stronca un uomo di 65 anni. Era una delle motostaffette che, ieri, precedeva i ciclisti partecipanti alla 56esima edizione della manifestazione sportiva, memorial Renato Finetti, per la classica nazionale per Elite-U23, organizzata dell'Unione ciclistica Sovizzo. Una competizione che si correva proprio sulle colline di Sovizzo e zone circostanti.

Ed è stato nel tratto tra questo territorio comunale e Gambugliano che, all'improvviso, Claudio Zambon, originario di Thiene, ha perso il controllo della due ruote, mentre "scortava" i ciclisti, ed è uscito di strada finendo contro un palo in legno della linea elettrica. È stato vano ogni soccorso, seppur tempestivo, da parte degli operatori sanitari che erano in servizio durante la manifestazione. Per lui non c'è stato nulla da fare. Nemmeno le manovre di rianimazione sul posto, andate avanti per 40 minuti, sono servite a fargli riprendere i sensi.

L'incidente al penultimo giro

La tragedia è avvenuta intorno alle 16.10 quando, stando a una prima ricostruzione dell'accaduto, la motocicletta ha impattato fatalmente sul pilone. La corsa ciclistica, una classica del dilettantismo vicentino e sempre molto attesa, era giunta al suo penultimo giro quando si è verificata la disgrazia. I concorrenti sono stati avvisati solo al termine della competizione e, in segno di rispetto per la morte di Claudio Zambon le premiazioni si sono svolte senza il previsto accompagnamento musicale e in tono dimesso.

Il dolore degli organizzatori

«Una tragedia, non ho parole per esprimere il nostro dolore - ha detto ieri, ancora sotto shock per quanto accaduto, Gianluca Peripoli presidente dell'Unione ciclistica Sovizzo principale società organizzatrice della "Piccola Sanremo" -. Mi ha contattato il direttore di gara riferendomi quanto accaduto. A quel punto c'era da prendere una decisione molto difficile: se interrompere la gara oppure se farla proseguire. È stato deciso di farla continuare, visto che ormai era arrivata quasi al termine, per dare merito a tutti i volontari, agli atleti e agli organizzatori che hanno lavorato un anno intero per questa manifestazione. Ma soprattutto per onorare Zambon, uno degli "angeli delle moto" - ha concluso Peripoli - come viene chiamato chi ricopre il ruolo di motostaffetta».

Il cordoglio del sindaco di Sovizzo

«Siamo davvero addolorati per quanto accaduto - ha aggiunto il sindaco di Sovizzo Paolo Gardin, poco dopo la tragedia -. Mai ci saremmo aspettati una cosa del genere. Dispiace davvero moltissimo che sia venuta a mancare una delle persone che danno il loro contributo come motostaffetta, per passione, e che sono davvero importanti per questo movimento sportivo ciclistico. Senza di loro e senza tutti i volontari non si potrebbero organizzare competizioni di questo genere in sicurezza per gli atleti. Si tratta di una vera tragedia, ma anche di una fatalità: conosco bene quel tratto di strada, c'è un solo palo della luce: è finito proprio contro quel palo». I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Valdagno.

 

Il luogo dell'incidente
Il luogo dell'incidente

 

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Domenica 17 settembre

Incidente mortale intorno alle 16.10 sulla strada che da Sovizzo porta a Gambugliano. Una motostaffetta che stava precedendo il gruppo di ciclisti della corsa "Piccola Sanremo", per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo uscendo di strada. Secondo una prima ricostruzione la motocicletta avrebbe impattato fatalmente su un palo di legno della linea elettrica. Nello scontro ha perso la vita un uomo classe 1958.

La corsa ciclistica, una classica del dilettantismo vicentino e sempre molto attesa, era giunta al suo penultimo giro quando è avvenuta la disgrazia.

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