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BASSANO

Zen: «Con i giovani rinnoviamo la politica»

«“è il momento” è una lista di persone competenti e pronte a dialogare. Di fatto è già la classe dirigente»
Candidato sindaco: Gianni Zen
Candidato sindaco: Gianni Zen
Candidato sindaco: Gianni Zen
Candidato sindaco: Gianni Zen

Si candida con i giovani ma pensa anche agli anziani. L’ultima idea della sua lista, rivelata ieri, è la creazione di una Fondazione, Fondazione San Bassiano no profit, coordinata dal Comune, che affianchi e integri le iniziative sociali, a partire dagli anziani. Pensando alla demografia e all’aumento delle persone non autosufficienti e sole. Gianni Zen, pur davanti ai tre grandi poli politici e a un’altra civica ben radicata, non si sente tagliato fuori dalla corsa a sindaco di Bassano: «In città - scandisce - c’è una grande domanda senza risposta: di un modo di fare politica che non la riduca a lotta per le poltrone. Una politica fresca, libera da vincoli, autorevole, che pensi ai prossimi vent’anni».

Il suo nome come candidato è uscito presto, tra i più gettonati nei sondaggi.
È stata una notizia inattesa. Contattato da tanti, ho cercato di dialogare, di unire piuttosto che di dividere. Ben presto però ho visto che i personalismi e le logiche di parte avevano il sopravvento. Tanto da pensare che era meglio lasciar perdere.

Spazio ai volti giovani

Poi i giovani di “è il momento” le hanno fatto cambiare idea.
Una sorpresa, che mi ha segnato dentro. Questo gruppo di giovani-adulti, tra i 25 e i 40 anni, una sessantina circa, all’interno di un percorso di studio sui problemi bassanesi, dopo colloqui con altri candidati sindaco, mi ha chiesto, di essere il suo candidato. Essi rappresentano già una nuova classe dirigente: hanno frequentato il nostro sistema scolastico, molti sono stati all’estero a perfezionare il percorso di laurea o a fare esperienze di lavoro. Ora, tornati e inseriti con responsabilità nel nostro sistema economico e sociale, sono pronti a dare un contributo originale e innovativo alla cosa pubblica.

Il nuovo percorso

Come si è sviluppato il percorso?
Con metodo partecipativo, partendo dall’incontro con tutti i 22 quartieri cittadini, studiando i temi della città e i problemi non risolti dalle ultime amministrazioni, con proposte che animeranno la campagna da qui a giugno.

La prima cosa che ha detto a questi giovani-adulti?
Che chi vuole affacciarsi alla politica deve anzitutto avere un lavoro che lo renda libero anche dalla stessa politica. La nostra lista offre agli elettori anche un passaggio generazionale dopo le esperienze della giunta Poletto di centrosinistra, che si ripresenta col suo vice Campagnolo, compagine non rinnovata dai bassanesi nel 2019, e dell’attuale centrodestra, oggi frantumato tra Pavan, Finco e Marin. 

Il valore etico della politica

Lei insiste molto su metodo e richiamo al valore etico della politica.
I fondamentali non devono mai essere dimenticati. La nostra lista non si presenta per fare solo testimonianza: siamo pronti a governare dialogando con tutti, oltre i vecchi schemi, impegnati a costruire decisioni che segneranno la nostra storia nei prossimi anni. Essere lista civica non significa essere contro i partiti, ma richiamare i partiti a essere loro stessi, ovvero uno strumento per fare politica, non ritenersi il fine della politica.

Qual è il suo messaggio ai bassanesi all’inizio della campagna elettorale?
Di fidarsi dei giovani di “è il momento”. Sono cresciuti con dentro i valori più autentici del nostro essere bassanesi, hanno l’innovazione scientifica come metodo di amministrare, la competenza come profilo professionale, la gratuità e il servizio come stile del fare politica. Sono il volto europeo di Bassano. Con loro il futuro ci appartiene, anzi è già qui.

Bravi ma insperti?

A chi le dice che sono bravi ma inesperti cosa risponde?
Viviamo tutti nell'era informatica e digitale, a partire dal fatto che tutti in tasca abbiamo un telefonino. Quasi tutte le invenzioni di quest’epoca tecnologica sono state create da giovanissimi Archimede. Vorrà pur dire qualcosa.

Alessandro Comin

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