«Campo chiuso per teppismo. Se hai visto il responsabile aiutaci». Vandali bruciano l’erba sintetica del campetto e il parroco decide di chiuderlo. Succede a San Vito, dove sabato sera poco dopo l’imbrunire alcuni teppisti sono entrati nel centro parrocchiale del quartiere e, armati di carta e accendini, hanno seriamente danneggiato il manto di erba sintetica del campo da calcetto. Ad accorgersi dell’atto vandalico sono stati alcuni ragazzini che, poco dopo, hanno raggiunto l’area per andare a fare due tiri a pallone. Quanto avvenuto ha profondamente amareggiato il parroco del quartiere, don Enrico Bortolaso. Oltre ad informare polizia locale e carabinieri, il sacerdote ha deciso di prendere una decisione drastica. «Sinora il campo era liberamente fruibile da chiunque avesse voglia di andare a giocare a calcio - afferma il sacerdote -. Ora, però, siamo costretti a chiuderlo fino a nuovo ordine». Il fatto è avvenuto sabato sera, verso le 20. A quell’ora, c’erano ancora alcune persone al bar degli impianti sportivi, ma nessuno si è accorto di quanto stava accadendo nel vicino campetto sintetico. Qui ignoti, approfittando del fatto che il campetto era aperto, si sono introdotti e utilizzando un berretto e dei filtri di carta hanno bruciato alcuni tratti del campo di erba sintetica Considerato il tipo di materiale, c’è voluto davvero poco per rovinare il campo. Dopodiché i vandali se la sono data a gambe. Nella zona non ci sono telecamere, per cui difficilmente si riuscirà ad individuare il responsabile. È stato comunque preparato un cartello per invitare chi abbia visto qualcosa ad informare il parroco. Parroco che, comunque, qualche sospetto già ce l’ha. «La zona è frequentata da alcuni giovani di circa 18 anni, che si comportano spesso in modo spregiudicato - spiega don Enrico -. Non posso puntare il dito contro nessuno, ma è innegabile che da parte di alcune persone non ci sia rispetto per il bene comune». « Avevamo deciso di lasciare il campetto aperto e gratuito per favorire lo sport e la condivisione - conclude con amarezza -, ma ora mi trovo costretto a chiuderlo». Non solo. «Probabilmente dovremo introdurre delle telecamere - riferisce don Enrico -. Anche questa è una decisione che speravamo di non dover prendere, ma gli ultimi episodi di teppismo non ci lasciano altra soluzione». A partire dal quattro giugno, inoltre, il campo ospiterà un torneo di calcio, per cui, per scongiurare il rischio di far saltare l’iniziativa, il parroco e i volontari dovranno ora intervenire per sistemare l’area a tempo di record. • © RIPRODUZIONE RISERVATA