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Un temporale con pioggia da record

Il fronte temporalesco di venerdì scorso in avvicinamento tra Marosticense e Valsugana L’accumulo di grandine in  un canaleNicholas Farronato
Il fronte temporalesco di venerdì scorso in avvicinamento tra Marosticense e Valsugana L’accumulo di grandine in un canaleNicholas Farronato
Il fronte temporalesco di venerdì scorso in avvicinamento tra Marosticense e Valsugana L’accumulo di grandine in  un canaleNicholas Farronato
Il fronte temporalesco di venerdì scorso in avvicinamento tra Marosticense e Valsugana L’accumulo di grandine in un canaleNicholas Farronato

Quasi 60 millimetri di pioggia in un’ora, un fiume d’acqua riversatosi su strade, boschi, campi e abitazioni. Venerdì scorso, durante il maltempo che ha investito tutta la Regione, Solagna è stato il paese del Veneto a essere stato sommerso dalla maggiore quantità d’acqua nel minor tempo: ben 59, infatti, i millimetri di pioggia caduti nel giro di 60 minuti. E questo soltanto tra le abitazioni della vallata. In quota, in località Villaggio del Sole, i fenomeni sono stati non solo intensi, ma anche persistenti, con accumuli di pioggia assai significativi: l’Arpav ha registrato infatti la caduta di 132 millimetri di pioggia in 12 ore. Distanziata quindi Lusiana, con 106 millimetri in 12 ore. Qui, però, sono caduti 83 millimetri di pioggia in sole 3 ore, una precipitazione che è catalogabile come nubifragio. La “bomba d’acqua” è stata scatenata dal transito di una perturbazione, in spostamento da ovest verso est, che ha determinato su tutto il Veneto condizioni di marcata instabilità, favorite anche dalla presenza di aria calda e molto umida accumulatasi nei giorni precedenti. La situazione nel territorio bassanese è stata attentamente monitorata dagli esperti di Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa. «Venerdì il Bassanese, soprattutto l’area tra Bassano nord è Solagna, è stata interessata dai cosiddetti temporali autorigeneranti - riferisce Nicholas Farronato, fondatore del gruppo -. Questi temporali hanno continuato ad alimentarsi in quota per diverso tempo, a causa delle correnti piuttosto deboli. La loro potenza, inoltre, è aumentata via via che l’aria fresca che scendeva dalla Valsugana si scontrava con quella umida che saliva da sud. A un certo punto, quando era carico a sufficienza, il temporale è scoppiato». «Purtroppo dovremo abituarci a fenomeni di questa intensità - prosegue Farronato -. Anche in questi giorni dovrebbero esserci nuove precipitazioni, magari non della stessa intensità della scorsa settimana ma sempre con il rischio di grandine e vento. In futuro diventerà sempre più decisivo mettere in atto tutte le misure possibili di tutela». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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