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ROTZO

Tornano le predazioni dei lupi vicino alle case. «Abbiamo paura»

L’uccisione di vari capi ovini di due allevamenti amatoriali ad Albaredo ha fatto infuriare sia gli allevatori che il sindaco
Una pecora predata
Una pecora predata
Una pecora predata
Una pecora predata

Nuova predazione in pieno giorno da parte di un gruppo di lupi a pochi metri dalle case. È successo ad Albaredo di Rotzo mercoledì mattina tra le 10 e le 12 a ridosso delle case di due rotzesi che, per mantenere la pulizia nei prati a ridosso delle loro case, avevano pensato di allevare qualche pecora, poi divenute come animali domestici soprattutto per i bambini. Massimo Slaviero si è però ritrovato con maschio, femmina e agnello uccisi.

Il racconto

«È successo a 20 metri da casa mia - racconta Slaviero -, nel prato dove giocano i bambini, e adesso sono preoccupato che ritornino, visto che nella stessa area c’è il recinto dei miei cani». Situazione simile anche per l’altro allevatore amatoriale, che si trova un solo animale su tre ancora in vita.

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Il sindaco Lucio Spagnolo è infuriato

«Qua non si tratta di essere pro o contro il lupo ma chi ha la responsabilità di un Paese deve fare delle considerazioni sulla sicurezza e il benessere dei propri cittadini. Tanto più quando i lupi si avvicinano in pieno giorno alle case. Ci è stato detto che il bosco è l’habitat del lupo, benissimo, facciamo in modo che solo il bosco rimanga il suo habitat e non anche i cortili e garage delle case. Situazioni come queste non aiutano l’auspicata “convivenza” ma creano insicurezza e rabbia».

Sull’aumento delle attività predatorie dei lupi è intervenuto a Bruxelles anche l’on. Roberto Ciambetti: «Le nuove forme di convivenza non sono sempre possibili ma sono gli agricoltori sono i veri custodi delle zone rurali». 

Gerardo Rigoni

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