«Eravamo più che sorelle e fratelli. Si condivideva tutto. Miriam, nonostante si fosse sposata non faceva mai rientro a casa sua la sera se prima non passava un attimo qui, in via Rosina, a salutarci». Carmen, Rosanna e Fabio Visintin, a Riese dove vivono, ricordano così la sorella Miriam, di origine trevigiana ma cassolese d’adozione la cui vicenda ha destato grande impressione.
Miriam Visintin è deceduta mercoledì nella residenza per anziani Sturm in via Capitelvecchio, a Bassano, dopo quasi 31 anni e mezzo di coma profondo in seguito a un incidente stradale in cui era gravemente ferita.
L'incidente nel 1991
Come raccontato ieri da Il Giornale di Vicenza, la giovane, sposatasi appena un anno e mezzo prima con Angelo Farina, oggi 58enne, la vigilia di Natale del 1991 alla guida della sua Fiat Panda andò a schiantarsi contro il pilastro di una recinzione a Casoni, probabilmente a causa del fondo ghiacciato della strada, mentre si recava al lavoro a Spineda, come aveva fatto molte altre volte. Non si riprese più. Quel giorno i medici dissero ai congiunti che non ce l’avrebbe fatta ad arrivare a sera, devastanti le lesioni alla testa. La giovane, che all’epoca aveva 26 anni, è rimasta in vita per oltre 31 anni.
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Il racconto dei fratelli di Miriam
«Inizialmente - proseguono i fratelli di Miriam - non fu facile vivere quella situazione e vedere Miriam a letto in quelle condizioni, ma poi divenne parte della nostra quotidianità e non l’abbiamo mai lasciata sola un attimo». Insieme al marito di lei, Carmen, Rosanna e Fabio si sono alternati al capezzale di Miriam ogni giorno in tutti questi anni, accudendola e facendole sentire la vicinanza della famiglia. E in tutti questi anni non si è mai spezzato quel sottile filo di speranza, tenuto saldo dall’affetto profondo che lega i fratelli tra loro.
«Quello che ci ha fatto andare avanti in tutti questi anni, è stata la speranza che lei potesse un giorno risvegliarsi - proseguono infatti -. Una situazione che ci ha ancora più unito come famiglia, anche con tutti i parenti e gli amici che in questi anni ci sono stati vicini e hanno contribuito in qualsiasi modo, vivendo con noi questa triste situazione. E non dobbiamo dimenticare anche mamma Maria che negli anni è stata la colonna portante e che è riuscita a tenerci tutti uniti».
Una parola di cordoglio e di ammirazione per questa famiglia è arrivata dal sindaco di Riese, Matteo Guidolin, colpito dal terribile dramma vissuto dai Visintin. «Un elogio particolare - ha sottolineato il primo cittadino - va fatto per la loro dedizione a Miriam, fino all’ultimo».