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Bassano

Silenzio e portoni sbarrati, chiuso il convento dei frati

Dopo secoli di presenza i Cappuccini hanno lasciato il convento in Margnan
Il convento dei Frati Cappuccini, una storia secolare giunta ieri alla parola fine FOTO CECCON
Il convento dei Frati Cappuccini, una storia secolare giunta ieri alla parola fine FOTO CECCON
Il convento dei Frati Cappuccini, una storia secolare giunta ieri alla parola fine FOTO CECCON
Il convento dei Frati Cappuccini, una storia secolare giunta ieri alla parola fine FOTO CECCON

Silenzio, portoni chiusi e ancora incredulità tra gli amici e i fedeli che non si sono voluti arrendere all'idea che i frati se ne fossero davvero andati, ieri al convento dei Cappuccini in Margnan.

Dopo le voci circolate durante le festività natalizie, dopo gli annunci che hanno confermato la chiusura del convento, dopo la mobilitazione e dopo le messe di saluto di domenica 20 agosto, ieri la fine del rapporto secolare tra Bassano e i frati ha preso ufficialmente corpo. Il grosso dei religiosi aveva già salutato il convento nei giorni scorsi, ieri in città sono rimasti pochissimi Cappuccini, mentre il priore padre Lanfranco ha fatto la spola tra il convento e vari uffici per completare le ultime formalità. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni, salvo confermare che dopo le celebrazioni di una dozzina di giorni fa, e in attesa del saluto, il 3 ottobre, non ci sarebbero stati né discorsi né celebrazioni ufficiali. Impacchettare le proprie cose, chiudere a chiave i portoni per l'ultima volta e via, fedeli alla regola che vuole silenzio e obbedienza.

Un fuoriprogramma rispetto a un'agenda che negli ultimi mesi non ha rallegrato la città, in realtà c'è stato qualche sera fa in occasione del passaggio al convento della bici-biblioteca "Marlene" per la rassegna "Storie a pedali" promossa dall'assessorato alla cultura: c'è stato modo di salutare i Cappuccini, tra occhi lucidi e voci rotte dall'emozione. Ieri, a portare un po' di movimento in Margnan, sono stati alcuni sacerdoti del vicariato, passati per salutare, mentre altre persone hanno provato come consuetudine a bussare all'ingresso. Persone come i due clochard che hanno trascorso la mattinata riposandosi sul praticello che fronteggia la mensa dei poveri, e come i frequentatori abituali della stessa mensa che hanno bussato alla ricerca di un pasto. Hanno trovato un cartello che annuncia la sospensione temporanea del servizio, con la promessa che riprenda a breve nella vicina Casa S. Francesco.

In bacheca, l'invito a partecipare alla cerimonia del 3 ottobre alle 20 nella chiesa di S. Francesco e i nuovi orari di messe e confessioni: il giovedì e il sabato dalle 8.30 alle 11.30. Ancora, l'annuncio di un corso di Cristologia, nel vicariato, a fine di settembre, il cui volantino appare appeso di fresco. Poi, silenzio e incredulità per una storia arrivata davvero alla parola "fine".

Lorenzo Parolin

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