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Ulss 7 Pedemontana

Ricoveri Covid, ora è braccio di ferro tra gli ospedali di Bassano e Santorso

di Lucio Zonta
L'ospedale di Santorso
L'ospedale di Santorso
L'ospedale di Santorso
L'ospedale di Santorso

L’azienda sanitaria è la stessa, l’Ulss 7 Pedemontana, ma tra le realtà rappresentate dalle strutture ospedaliere di Bassano e di Santorso l’armonia non regna. Motivo di disaccordo, i ricoveri che interessano i pazienti Covid. I sanitari dell’ospedale di via Dei Lotti vorrebbero infatti che chi è affetto dal virus sia dirottato dai vicini di casa, proposta non accolta dall’azienda sanitaria. Ecco alcuni pareri sulla questione. Se il dg dell’Ulss 7 Bramezza si trova allineato al parere dell’assessore regionale Lanzarin e a quello del presidente del Consiglio Ciambetti, la voce fuori dal coro è del vicepresidente consiliare Finco.

«Al di là di ogni altra considerazione - ha sostenuto Carlo Bramezza, direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana -, agisco secondo le direttive del piano di sanità pubblica emanato dalla Regione Veneto che prevede la non necessità di dedicare un unico ospedale per il Covid se non viene superato il 15% dei ricoveri nelle terapie intensive. Attualmente i pazienti affetti dal virus in tali reparti sono complessivamente sei, tre a Bassano, altrettanti a Santorso. Cinque sono non vaccinati, uno sì. Nessuno di loro comunque rischia la vita. A Bassano vogliono che tutti gli ammalati Covid siano ricoverati a Santorso. Ma attualmente la situazione è gestibile in entrambe le strutture». «L’ospedale di Santorso, dopo l’emergenza – ha aggiunto il dg Bramezza – ha ripreso in modo positivo con le attività ordinarie nei diversi reparti. La mia decisione potrà essere rivista solo nel caso che la situazione Covid si aggravasse. I sanitari di Bassano e Santorso devono collaborare. Teniamo inoltre libero l’ospedale di Asiago da pazienti Covid e i cui sanitari si possono dedicare alle attività richieste dalle altre patologie». 

«Circa presunti contrasti tra il personale degli ospedali di Bassano e Santorso in riferimento ai ricoveri Covid – ha affermato dal canto suo Manuela Lanzarin, assessore regionale alla sanità – non mi sono arrivate notizie dirette. Ne ho solo sentito parlare in tv. Ricordo che esiste un piano regionale che interessa la situazione Covid per gli ospedale. Solo quando una Ulss entra nella cosiddetta fase tre un’unica struttura viene dedicata ai pazienti affetti dal virus. È accaduto proprio di recente per l’ospedale di Schiavonia, nel Comune di Monselice, nonostante sia stato fatto il possibile con la speranza di evitare una tale decisione. L’Ulss 7 Pedemontana è attualmente nella fase due e non c’è quindi necessità di creare un unico nosocomio riservato al Covid. Sappiamo cosa significherebbe una decisione del genere: ne risentirebbero i reparti, compresi i pronto soccorso, delle altre strutture ospedaliere. Al di là di tutto è un periodo nel quale dobbiamo tutti collaborare». «In base al piano regionale, nell’Ulss 7 Pedemontana – ha commentato Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto – siamo in una fase nella quale non c’è motivo di un ospedale solo per il Covid. A Bassano e Santorso possono essere seguiti i pazienti affetti da tutte patologie. Per motivi personali sono stato proprio nei giorni scorsi all’ospedale di via Dei Lotti e non ho percepito nulla in questo senso. Medici e infermieri lavorano tanto e con passione. Magari qualcuno tra loro trova il tempo di lanciare messaggi che possono far rumore, cosa che non avviene per chi in silenzio compie il proprio dovere. Ma di competitività tra le due strutture ospedaliere non ho sentore. Anzi ricordo che tra dicembre e gennaio, tra il 2020 e il 2021, il personale ha dimostrato disponibilità nello spostarsi per sopperire alle necessità». «Esiste un programma sui Covid hospital - ha dichiarato Nicola Finco, vicepresidente del consiglio regionale veneto - e le autorità sanitarie agiscono rispettando tale programmazione. Io però non sono d’accordo, nemmeno in questa fase, sul ricovero dei pazienti affetti dal virus a Bassano, indipendentemente, dal numero di posti letto occupati. In Regione abbiamo individuato strutture ospedaliere predisponendole per il Covid e sono del parere che, anche nell’Ulss 7 si dovrebbe operare in base a tale scelta». 

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