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La puntata

Il Ponte degli Alpini trasformato in cucina, l'asparago e Antonio Lorenzon: Bassano vince a MasterChef

La prima prova in esterna della nuova edizione è stata girata nella città del Grappa. Grande promozione in tv grazie al talent Sky
MasterChef, la prova in esterna a Bassano: i giudici Cannavacciuolo e Locatelli con Antonio Lorenzon
MasterChef, la prova in esterna a Bassano: i giudici Cannavacciuolo e Locatelli con Antonio Lorenzon
MasterChef Italia a Bassano

Bassano protagonista, nella puntata di Masterchef di giovedì 29 dicembre. La prima prova in esterna dell'edizione numero 12 è andata in onda dal Ponte degli Alpini. Merito di due eccellenze di casa: l'asparago bianco (la puntata era stata registrata alla fine di maggio) e il campione Antonio Lorenzon, uno dei vincitori più amati grazie a simpatia e lealtà innate, spesosi perché Masterchef scegliesse Bassano per una prova speciale. A questi elementi va aggiunto il sì immediato dell'Amministrazione comunale. Il risultato: un'ora di trasmissione che ha valorizzato le bellezze della città, con probabili riflessi positivi anche sul fronte turistico.

La gara

Al Ponte, i 19 concorrenti in gara divisi nelle due brigate blu e rossa sono arrivati dopo una prima parte segnata dalla presenza tra i giudici del maestro pasticcere Iginio Massari. Quest'anno la commissione formata dagli chef Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli appare meno austera che in passato. Barbieri si concede poi qualche pausa dal collegio giudicante e si ritira in un antro circondato di schermi televisivi. Lì, in versione "Spectre", osserva e commenta come in un film di 007 e, cinematograficamente, l'idea appare azzeccata. Cannavacciuolo e Locatelli sono, invece, sul campo, a spronare gli aspiranti chef, alcuni dei quali all'esordio con una specialità come l'asparago bassanese. Ponte trasformato in cucina, le adiacenze in sala da pranzo, la sfida è stata tra gli azzurri capitanati dalla senatrice del gruppo, la milanese Luciana Battistini e i rossi guidati dal giovane Roberto Resta. I rossi potevano contare su un uomo in più, 10 contro 9, i blu sulla consulenza dello stesso Lorenzon, poi proposto davanti alle telecamere come cicerone-padrone di casa. Alcune note storiche sul Ponte da parte di chef Locatelli, delle clip in cui i concorrenti elogiano la bellezza di Bassano, Barbieri che si rivolge a Cannavacciuolo chiamandolo "Toni", alla veneta, e via. La brigata rossa doveva servire un piatto classicissimo di asparagi e uova arricchito con salsa olandese, più dei bigoli al sugo di asparagi bianchi; per il blu, invece, la lista prevedeva un antipasto di asparagi fritti e un primo di gnocchi con cuore di asiago e asparagi, aromatizzati alla grappa. Più bassanesi di così... A entrambe le squadre, poi, era chiesto un secondo di baccalà mantecato con polenta e contorno a piacere. Il tutto, al vaglio di 35 produttori di asparagi nelle vesti di giudici. E se per un bassanese possono essere piatti relativamente semplici, per un esordiente già la pulizia dell'asparago può essere un problema, figurarsi la mantecatura alla vicentina. Per fortuna che c'è, per tutti, l'angelo custode Lorenzon, se necessario anche traduttore quando ci si dimentica di essere su un canale nazionale e le frasi escono in dialetto (coi sottotitoli nella versione televisiva). Per la cronaca: hanno vinto i rossi, ribaltando con il loro entusiasmo il pronostico che li dava sfavoriti. E Bassano, come sempre, è stata all'altezza.

Lorenzo Parolin

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