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L'allerta

Maltempo a Vicenza, stop alle linee ferroviarie. Domani scuole chiuse in città

di Giulia Armeni e Karl Zilliken
Fino a giovedì 29 febbraio avviso "rosso" della protezione civile regionale per rischio idraulico
Vicenza, maltempo 27 e 28 febbraio

Aggiornamento martedì 27 febbraio, ore 16.10

Vicenza, chiuse le scuole e le linee ferroviarie

Per il maltempo si va verso la chiusura delle scuole domani (mercoledì 28 febbraio) a Vicenza città. Valutazioni in corso per quanto riguarda gli altri comuni della provincia. 

Nel frattempo dalle 16.10 è stata sospesa la circolazione sulla linea ferroviaria Milano-Venezia, tra le stazioni di Vicenza e Padova: nello specifico le linee Vicenza-Padova, Vicenza-Schio, Vicenza-Treviso. Sul posto sono intervenuti i tecnici di Rfi. «È in corso la riprogrammazione dell'offerta ferroviaria - viene spiegato - con i treni AV che potranno subire deviazioni con maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti».

La situazione in stazione a Vicenza (Foto ZORZAN)
La situazione in stazione a Vicenza (Foto ZORZAN)

 

ore 15.30

Bacchiglione a 4,64 metri, Retrone a 3 metri

«Abbiamo una allerta arancione-rosso nel Vicentino, a confluire poi nel bacino idrografico del padovano e veronese, la sala operativa è aperta e possiamo dire che abbiamo aperto i bacini di laminazione che prima non esistevano e che abbiamo realizzato noi e questo ci fa ben sperare». Sintetizza così il presidente del Veneto Luca Zaia la situazione di maltempo che interessa in questo momento la regione, in particolar modo Vicenza e provincia. Affiancato dall'assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, il governatore ricorda che «nel 2010 con la grande alluvione ci si è resi conto che, oltre a non avere modelli previsionali precisi non avevamo da 80 anni opere idrauliche importanti. Oggi invece abbiamo un sacco di bacini di laminazione a disposizione. Non basta ma aiuta perché permette alle grandi città del territorio di non andare sott'acqua».

Attualmente l'area che ha le maggiori precipitazione piovose è quella di Recoaro, con un picco di 115 millimetri d'acqua. A preoccupare sono soprattutto i livelli dei corsi d'acqua del Vicentino, in particolare il Bacchiglione e il Retrone. Alle 15 a ponte degli Angeli il Bacchiglione ha toccato quota 4,64 metri, il Retrone 3 metri.

 

ore 13

Possamai: «La situazione continua ad essere critica»

La situazione a Vicenza continua a essere critica per quanto riguarda il Retrone, come ha sottolineato il sindaco Possamai. Il fiume alle 13 ha già superato la soglia dei 2,70 metri esondando in alcuni punti tra cui parco Retrone. La perturbazione continuerà nelle prossime ore e soprattutto nella notte; domani è attesa un'altra ondata di piena con la preoccupazione che sarà rivolta al Bacchiglione. 

Maltempo a Vicenza, il sindaco Possamai a parco Retrone (COLORFOTO)

 

Ore 12.50

S. Agostino, l'invito a spostare le auto

Il sindaco Possamai ha raccomandato ai residenti di Sant'Agostino e viale Fusinato di spostare al più presto le auto parcheggiate lungo l'asse del Retrone.

La situazione della viabilità

Il traffico nella zona est è regolare ma congestionato. Criticità e forti rallentamenti a causa della chiusura del tratto di Strada Bertesina tra via Aldo Moro e la svolta con via della Scola. La strada è allagata. Una pattuglia della polizia locale presidia la situazione e le auto procedono in quel tratto a passo d'uomo.

Strada Bertesina
Strada Bertesina

 

ore 11.30

Vicenza, chiusi i parchi e due scuole

A Vicenza continua a preoccupare soprattutto il livello del Retrone. La polizia locale sta informando i cittadini di viale Fusinato con megafoni, con l'indicazione di spostare le automobili e gli altri beni dalle zone a rischio allagamenti, in particolare lungo il muro di sponda. Il parco del Retrone, monitorato da una pattuglia fissa della polizia locale, viene chiuso al pubblico così come tutti gli altri parchi della città.

In via precauzionale vengono chiuse per oggi le scuole di sant'Agostino, cioè la primaria statale Arnaldi e la scuola dell'infanzia comunale Molino. Sulla base dell'evolversi della situazione sarà valutata e comunicata alle famiglie l'apertura di domani.

Allagamenti nella zona est della città

Le piogge persistenti di questa notte e questa mattina stanno inoltre provocando notevoli criticità alla rete dei fossati della zona est, malgrado la pulizia delle griglie che ieri era stata compiuta da Amcps e dal gruppo volontari della protezione civile. Ciò sta causando allagamenti che la polizia locale e il gruppo volontari di protezione civile stanno monitorando, in particolare in strada di Setteca', che potrebbe essere chiusa alla circolazione, strada Pelosa, dove è già stata posizionata e attivata una pompa, e strada di Bertesina che viene per il momento chiusa dall'incrocio con viale della Scola alla rotatoria con via Aldo Moro.

Installate le paratie a ponte degli Angeli

Nelle zone previste dal piano comunale di emergenza sono stati posizionati in via preventiva i sacchi di sabbia che saranno resi disponibili ai cittadini in caso di necessità, in particolare in viale Fusinato, piazza Matteotti e contra' Santi Apostoli. Sono state già installate le paratie di ponte degli Angeli e verranno posizionati i panconi in viale Giuriolo. In via precauzionale Viacqua sta attrezzando le due idrovore in viale dello Stadio e in via Leoni, in zona tribunale nuovo. Il Coc rimane attivo in vista di ulteriori peggioramenti del meteo previsti nell'arco della giornata.

La situazione in provincia

A Grumolo delle Abbadesse è stato aperto il Coc e ci sono dei campi allagati, ma per ora la situazione è sotto controllo. A Torri di Quartesolo osservato speciale è il fiume Tesina, ma per adesso non preoccupa. A Caldogno c'è un piccolo allagamento in biblioteca, così come sono parzialmente allagate alcune strade, come via Vegre. 

Centro operativo comunale attivato anche a Longare dove le intense precipitazioni delle ultime ore stanno mettendo in crisi la rete idraulica secondaria del territorio, come precisa il sindaco Matteo Zennaro. Tutte le idrovore sono in state messe in funzione dal Consorzio ed è stato attivato il servizio di emergenza. 

Aperto il Coc anche in tutta l'alta Valchiampo per monitorare la situazione di pioggia e neve.

A Malo aperto il Coc e attivata la protezione civile. Allagamenti in via Visan, via Sant'Agostino e in via Proe di Pisa; in quest'ultima ci sono anche 10 centimetri d'acqua in strada. Piccola frana in via San Valentino, a Monte Pian.

A Monte di Malo criticità nella parte bassa del paese con il torrente Rana al limite dell'esondazione.

 

ore 10

È allerta maltempo a Vicenza e provincia. Nel capoluogo occhi su Bacchiglione ma soprattutto Retrone. Secondo quanto comunicato dal Comune la fase più intensa del maltempo è prevista per la giornata di oggi, con il rischio per la città di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane, oltre che di considerevole innalzamento dei livelli dei fiumi e dei fossati e conseguenti possibili allagamenti delle aree golenali. Il Centro operativo comunale attivato dal Comune nella giornata di ieri sta monitorando la situazione dei fiumi. 

Livelli dei fiumi in crescita

I livelli di Bacchiglione e Retrone sono saliti rapidamente nel corso della mattinata. Per quanto riguarda il Bacchiglione la quota a ponte degli Angeli alle 9.30 era di 3,32 metri (due metri in più di mezzanotte), mentre il Retrone, secondo la stazione di Sant’Agostino si trova a 2,2 metri (era 0,09 a mezzanotte). Come anticipato è il secondo corso d’acqua della città a destare maggior preoccupazione non avendo al momento una valvola di sfogo, come invece ha il Bacchiglione con i bacini di laminazione di Caldogno e via Diaz. 

Possamai: «Situazione molto critica»

Sul maltempo che si sta abbattendo in queste ore sulla città è intervenuto in mattinata anche il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai: «Situazione molto critica. Preoccupa il Retrone. Sotto osservazione Sant'Agostino e viale Fusinato. Molto fossi stanno esondando in periferia e il Retrone non è in grado di riceverli. É molto presto e il livello è già molto alto».

Vicenza, il Coc sta monitorando la situazione

Nella giornata di ieri Amcps ha attivato la procedura di controllo dei luoghi oggetto di possibili criticità e delle relative manovre di protezione previste dal piano di emergenza comunale. In particolare, ha verificato e, laddove necessario, pulito le griglie dei tratti tombinati dei fossati comunali.
Il gruppo comunale di protezione civile è operativo con una squadra per eseguire sopralluoghi mirati e presidiare la sede di via Frescobaldi, dove sono già pronti 2500 sacchi di sabbia da distribuire in caso di necessità nei punti previsti dal piano di emergenza.

La decisione è stata presa a seguito dell’avviso emesso dal Centro funzionale decentrato della Regione del Veneto che per il bacino idrografico di riferimento(Vene-B) individua il livello “arancione” di criticità idraulica e “rosso” di criticità idrogeologica, sulla base delle previsioni meteo emanate da Arpav fino alla mezzanotte di mercoledì 28 febbraio.
Per garantire il monitoraggio della situazione, il Centro funzionale decentrato ha pertanto attivato per il bacino idrografico Vene-B la fase di “preallarme” per criticità idraulica e di allarme per criticità idrogeologica del sistema regionale di protezione civile, a cui anche la struttura comunale si attiene, con il monitoraggio garantito dal Centro operativo comunale.
 

Ore 7

Allerta maltempo

È di nuovo allerta rossa. Da questa mattina (martedì 27 febbraio) alle 8 e fino alla mezzanotte di giovedì 29 febbraio, sul Vicentino pende un avviso di criticità idrogeologica di grado massimo. Rosso, appunto. Arancione invece il semaforo per il rischio idraulico, sempre nel bacino Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone in cui ricade il capoluogo. Così ha decretato, nel pomeriggio di ieri, il Centro funzionale decentrato di protezione civile della Regione Veneto. Un bollettino atteso alla luce delle previsioni, che stimano in tre giorni l'intera quantità di pioggia di febbraio. Almeno 60 millimetri d'acqua stanno scendendo e scenderanno sull'area berica fino a mercoledì. Sorvegliati speciali, specie dopo settimane di precipitazioni intermittenti ma abbondanti, i fiumi. Il Retrone e il Bacchiglione - per quest'ultimo è possibile una piena oltre i 4 metri domani in mattinata - ma anche la rete di canali secondari.

Vicenza, attivato il Coc

Per questo il Comune è mobilitato: da ieri pomeriggio è attivo il Coc (Centro operativo comunale), in forma allargata. Sempre da ieri è in movimento la prima squadra di volontari di protezione civile. Il mantenimento o ridimensionamento del Coc e il dispiego di ulteriori forze di protezione civile dipenderà da quello che accadrà effettivamente nella giornata odierna, la peggiore dal punto di vista meteorologico. Oltre 2.500 sacchi di sabbia sono stoccati nel magazzino comunale di via Frescobaldi e pronti ad essere spostati nei punti di distribuzione della città, da viale Fusinato al centro storico, a seconda delle necessità. «Abbiamo atteso il bollettino regionale, ma eravamo preparati a questo scenario - spiega l'assessore alla protezione civile Matteo Tosetto - il Coc è attivo e potrà essere ampliato, i volontari sono pronti ad intervenire e i 2.500 sacchi di sabbia devono solo essere trasportati a ridosso dei fiumi qualora ve ne fosse la necessità». Non sono previste - come invece avvenuto ad ottobre in occasione dell'ultima apertura del Coc - ordinanze di chiusura dei parchi. «Il grosso problema stavolta è la pioggia, non il vento», sottolinea Tosetto.

Tanta pioggia in pianura

Occhi al cielo, dunque e ombrelli aperti almeno fino alla giornata di mercoledì (e non è detto che un nuovo impulso instabile non torni a guastare il weekend). Fenomeni copiosi, frutto di una perturbazione consistente che, spinta da aria artica, sta portando acqua in pianura e neve in montagna. E se la quota neve progressivamente andrà alzandosi - dagli 800-1000 di ieri passerà a 1.500 - nelle città e nelle campagne potrebbero verificarsi disagi e allagamenti. Da un lato gli scrosci piovosi saranno violenti e di lunga durata; dall'altro il terreno, specie nei campi, è meno permeabile, dopo aver già assorbito l'acqua della scorsa settimana. Basti pensare che, in un "normale" mese di febbraio, il bottino idrico piovano è di 72 millimetri. Ad oggi ne sono già caduti più di 132, quasi il doppio. Di qui l'attenzione, elevata, alle condizioni dei fiumi. Il livello del Bacchiglione, a ponte degli Angeli, alle 8.30 di questa mattina sfiora i 3 metri (2,91). La soglia di guardia, com'è noto, scatta intorno ai 4,50 metri. Ci arriveremo? «Probabilmente andremo sopra i 4 già mercoledì mattina, sarà fondamentale la prudenza», raccomanda il meteorologo Ampro Marco Rabito. Le previsioni diramate dal Centro funzionale decentrato del Veneto parlano di "fase prolungata di precipitazioni estese e persistenti". Uno stato sufficiente a far emanare il codice rosso idrogeologico e arancio sul fronte idrico. Ciò significa, scrive la Regione, "possibile innesco di frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani, collinari per le zone in allerta rossa" e "probabile rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane e allagamenti di locali interrati e/o sottopassi".

E neve in montagna

Pioggia in pianura e neve in montagna, si diceva. Una spolverata di 5-10 centimetri imbiancherà anche le località dell'altopiano, ma il clou delle nevicate si concentrerà oltre i 1.500 metri. In particolare, domani sopra tale quota e tra i 1.700 e 2 mila "sono attesi consistenti cumuli di neve", avverte la Regione. Eppure, nonostante quest'abbondanza di acqua sotto forma di pioggia e neve, il rischio siccità è tutt'altro che scongiurato. «Alle quote in cui costituisce riserva, cioè tra i 1000 e i 1.500 metri, neve non ce n'è - conclude Rabito - e questo significa che in primavera, se mancherà la pioggia, non ci sarà scorta sufficiente».

***

Lunedì 26 febbraio

Allerta meteo in Veneto: la nota della Regione

Il meteo regionale segnala, fino a mercoledì 28 febbraio prossimo, una fase prolungata di precipitazioni estese e persistenti associate ad un flusso umido da sud-sudest in quota. Nella serata di oggi sono previste precipitazioni deboli o moderate ad iniziare dalle zone occidentali. Domani, martedì 27 febbraio, si registrerà la fase più intensa. Le zone interessate dagli accumuli di precipitazione più consistenti (da abbondanti a molto abbondanti) saranno le zone prealpine e pedemontane, ma anche sulla pianura i quantitativi saranno significativi.

Il limite delle nevicate sarà variabile: domani si porterà intorno a 1300-1600 metri fino ad assestarsi, mercoledì, intorno ai 1500-1800 metri. Sono attesi consistenti accumuli di neve oltre i 1500-1700 metri.

Allerta meteo in Veneto

Considerati i fenomeni meteorologici previsti, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale comunica che dalle 8 di domani mattina a tutta la giornata di mercoledì 28 febbraio sono state dichiarate le seguenti fase operative.

 

Per criticità idrogeologica:

Fase di “Allarme” (rossa) nei bacini idrografici Piave Pedemontano (BL-TV) e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone (VI - BL - TV –VR). Fase di “Preallarme” (arancione) nei bacini Adige-Garda e Monti Lessini (VR) e Basso Brenta –Bacchiglione (PD-VI-VR-VE-TV). Fase di “Attenzione” (gialla) nei bacini Alto Piave (BL), Basso Piave,Sile e Bacino scolante in laguna (VE-TV-PD), Livenza, Lemene e Tagliamento (VE-TV).

Per criticità idraulica:

Fase di “Preallarme” (arancione) nei bacini Piave Pedemontano (BL-TV), Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone (VI - BL - TV –VR) e Basso Brenta –Bacchiglione (PD-VI-VR-VE-TV). Fase di “Attenzione” (gialla) nei bacini Adige-Garda e Monti Lessini (VR), Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna (VE-TV-PD) e Livenza, Lemene e Tagliamento (VE-TV).

Per “Vento forte”, inoltre, è stata dichiarata la fase operativa di “Attenzione” sui rilievi occidentali e la pianura occidentale dalla mezzanotte di oggi a quella di domani.

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