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La tragedia di Stoccareddo

Dopo l'esplosione costata la vita a Riccardo Baù attesi gli artificieri per la bonifica della casa

A giorni il sopralluogo dei militari. Intanto il Comune prepara il piano di evacuazione di una cinquantina di persone, in vista delle messa in sicurezza dell'abitazione
Il punto in cui l'esplosione ha squarciato il muro e, nel riquadro, Riccardo Baù
Il punto in cui l'esplosione ha squarciato il muro e, nel riquadro, Riccardo Baù
Il punto in cui l'esplosione ha squarciato il muro e, nel riquadro, Riccardo Baù
Il punto in cui l'esplosione ha squarciato il muro e, nel riquadro, Riccardo Baù

L'Altopiano tutto è ancora sconvolto dalla morte di Riccardo Baù, il 30enne controllore del latte di Stoccareddo deceduto per la detonazione di un tubo esplosivo risalente alla Grande Guerra usato come rinforzo all'interno del muro della casa di famiglia dove erano in corso opere edili di isolamento termico.

La tragedia

Per velocizzare i lavori, considerato anche il costante maltempo che sta interessando l'Altopiano, Riccardo si era preso delle ferie. E giovedì stava lavorando nel cantiere di casa quando ha usato la sega elettrica per tagliare quel tubo che sporgeva dal muro. Solo che quel tubo era un siluro bangalore o una torpedine Bettica, ordigni utilizzati durante la guerra per aprire varchi nei campi di filo spinato. Con le prime scintille prodotte dalla sega flessibile la gelatina è esplosa e il boato è stato sentito dalle contrade Gianesini e Val Frenzela di Gallio fino a Foza e oltre.

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Com'è finito lì quel tubo esplosivo?

Come il tubo esplosivo sia finito nel muro della casa della famiglia Baù lo ipotizza Nerino Baù, muratore in pensione. «Quando i profughi sono ritornati nei paesi distrutti dalla guerra hanno iniziato a ricostruire le abitazioni utilizzando tutto quello che c'era, tra cui il ferro proveniente dai campi di battaglia, per rinforzare le mura perimetrali». Per scongiurare ogni pericolo derivante dalla possibilità che nel muro vi siano altri ordigni, interverranno in questi giorni gli artificieri che dovrebbero compiere un approfondito sopralluogo sull'edifico. Dal risultato delle analisi dipenderanno poi i tempi e le modalità della bonifica.

La bonifica

Pur non avendo ancora una data precisa, il Comune di Gallio sta già procedendo nella pianificazione dell'accoglienza degli abitanti delle case vicine, circa una cinquantina di persone che saranno sfollate dalla zona quando la Prefettura fisserà la data della bonifica. Nel frattempo l'edifico stesso rimane inagibile: il padre di Riccardo, Nadir, e la famiglia del cugino Moreno sono ospiti di parenti. Gli stessi con cui Riccardo ha festeggiato i suoi 30 anni una settimana fa assieme al fratello Marco, la cognata Sabrina e l'adorata nipotina.

Il dolore per la morte di Riccardo Baù

La morte assurda, senza spiegazione, del 30enne ha gettato tutta la comunità in una profonda tristezza per la perdita di una ragazzo ben voluto da tutti, simpatico dalla battuta pronta e da sempre impegnato nella vita di paese che, tra l'altro, ha contribuito alla direzione del Stoccareddo Calcio. Per quanto riguarda l'ultimo saluto a Riccardo Baù, sembra che il nulla osta sarà concesso domani mattina (lunedì 5 giugno) e le esequie saranno celebrate probabilmente mercoledì mattina nella chiesa di San Giovanni Battista di Stoccareddo.

Fino ai funerali tutte le attività ludico-sportive già programmate nella frazione galliese, così come della vicina frazione asiaghese di Sasso, sono state sospese proprio per sottolineare la vicinanza delle due comunità alla famiglia. Per quanto riguarda poi i prossimi eventi le pro loco e le associazioni organizzatrici stanno valutando il da farsi, ipotizzando comunque eventi dedicati alla memoria del giovane oppure da svolgersi in tono minore. 

Gerardo Rigoni

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