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Altopiano

Asiago e Roana, raccolta firme contro il limite dei 70 km orari sul Costo

Da lunedì tutti potranno firmare negli uffici demografici dei due Comuni. «Sicurezza? No, si fa solo cassa. Sanzioniamo chi corre come in pista».
La provinciale 349 Del Costo
La provinciale 349 Del Costo
La provinciale 349 Del Costo
La provinciale 349 Del Costo

Una raccolta firme contro i nuovi limiti di velocità imposti sulla strada provinciale del Costo. 
Lo annunciano le Amministrazioni comunali di Asiago e Roana, le due comunità più colpite dal provvedimento, che metteranno a disposizione, da lunedì prossimo, i loro uffici demografici per la sottoscrizione (aperta a tutti gli automobilisti e non solo ai residenti dei due Comuni) della richiesta alla Provincia di intervenire sulla questione.

«Sicurezza? No, si fa solo cassa»

«Diciamo la verità, il limite di 70 chilometri all’ora imposto su una delle strade di montagna più percorribili delle Prealpi, arrivato poi poco dopo l’installazione ed attivazione dei nuovi autovelox, è per fare cassa, non certo per motivi di sicurezza – puntualizza il sindaco asiaghese Roberto Rigoni Stern -. Questo limite sta creando un grave danno soprattutto ai lavoratori pendolari. Settimanalmente gli uffici postali altopianesi consegnano centinaia di multe alle persone che si spostano in pianura per esigenze lavorative, quasi sempre sanzionando superamenti del limite di pochi km/h. Continuo a ricevere decine di messaggi e di telefonate di persone multate, anche dieci in un giorno. E tra queste alcune che hanno confidato che sono state costrette a fare un fido per pagare le sanzioni».

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Sanzionare chi corre

«Questo limite è assurdo e privo di giustificazione, pensato da chi non ha un minimo di cognizione di come si gestisce una strada come il Costo quando su altre strade provinciali sicuramente più ostiche il limite è di 90 km/h – prosegue -. La sicurezza sulle strade non si risolve con strumenti che servono soltanto per fare cassa e che non risolvono il vero problema del Costo, ovvero quei automobilisti e quei motociclisti che scambiano la strada per una pista. Infatti ci sono ancora motociclisti che sfrecciano ai 150 all’ora riuscendo ad evitare il controllo elettronico, forse proprio per l’alta velocità». 

«Quelli passano indisturbati perché non c’è una pattuglia di sorveglianza - rimarca il sindaco di Asiago - . Perché non vengono messi a presidio del Costo i vigili dei paesi che stanno “beneficiando” delle multe pagate soprattutto dagli altopianesi o chi lavora sull’Altopiano; gli stessi paesi che da anni si lamentano del traffico generato dal turismo altopianese».

«La Provincia deve intervenire»

«La raccolta firme quindi chiede alla Provincia di intervenire. L’ente è rimasto finora colpevolmente silente nei confronti di un’istanza espressa da tutti i sindaci dei Sette Comuni e colta solamente di recente dal neopresidente provinciale Andrea Nardin – conclude Il sindaco asiaghese Roberto Rigoni Stern -. Chiederemo anche un incontro al Prefetto di Vicenza perché si ponga fine a questa vessazione inconcepibile». 

Gerardo Rigoni

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