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Barbarano Mossano

Violenza sulle donne. Bloccato il video-provocazione della baby gang

Un gruppo di giovanissimi si era riunito a Ponte per girare le immagini a corredo del brano Intervento di vigili e guardia di finanza

Lo avevano annunciato sui social, e sabato pomeriggio si sono ritrovati nei campi delle Opere parrocchiali a Ponte di Barbarano per girare un video-provocazione. Erano vestiti di rosso, fra bandane e sciarponi, e avevano iniziato ad accendere fumogeni bianchi e rossi forse per irridere la Giornata contro la violenza sulle donne che si celebrava proprio sabato. Si tratta della banda di ragazzi, capeggiata dal rapper Fresco26, che già si sono resi protagonisti di un altro video provocatorio registrato lo scorso mese di maggio con esibizione di armi (finte) che era stato girato sempre a Ponte.

La petizione e i blitz delle forze dell'ordine

A seguito di una petizione di cittadini erano state eseguiti alcuni blitz da parte delle forze dell’ordine, e in questo periodo la zona è stata costantemente monitorata sia dai carabinieri che dalla polizia locale. 
Gli autori del video, forse per una sfida alle autorità, avevano informato sui social della nuova iniziativa e sia per la segnalazione di un cittadino che per il controllo costante da parte delle forze dell’ordine la notizia non è sfuggita, tanto che sono intervenute la polizia locale e la guardia di finanza del gruppo Vicenza e della tenenza di Noventa che hanno interrotto la registrazione del video. Tutti i partecipanti, circa una quindicina, sono stati identificati. Tra loro anche alcuni minorenni. 

I ragazzini provvisti di attrezzatura professionale per girare il video

Polizia e fiamme gialle non hanno trovato nelle verifiche armi vere o finte e nemmeno droga, solamente una sorta di organizzazione tecnicamente sviluppata: i ragazzini erano infatti provvisti di una attrezzatura professionale di riprese, con telecamere e droni, abbigliamento a tema e materiale per riprodurre la musica. Fra i testi delle canzoni comparirebbero frasi che inneggiano alla violenza, anche contro le donne.
Dichiarazioni ufficiali da parte del sindaco Cristiano Pretto non ce ne sono, almeno per ora, in quanto indagini sono ancora in corso per verificare se siano stati commessi dei reati specifici. I finanzieri, che hanno agito con il supporto di un cane antidroga, hanno poi proseguito il controllo nella zona di Lonigo, dopo aver disperso il gruppetto che si era riunito a Barbarano Mossano.

Lo scopo del video era collezionare "like" sui social

Una farsa? Non tanto, per il gruppo ha senso fare queste “pagliacciate” per mettere i video sui social, raggiungere tanti “like” e visioni da parte di coetanei che si traducono in soldi e un po’ di notorietà negli ambienti che loro definiscono “alternativi”.
La musica è certamente un elemento centrale nella vicenda. Tra i giovani è molto diffuso il consumo di musica rap e trap, generi musicali che troppo spesso vedono testi intrisi di violenza anche nei confronti delle donne.
In questo senso è sceso in campo anche il Codacons che ha deciso di rivolgere un appello a tutte le radio italiane e alle piattaforme di streaming per boicottare i brani di rapper e trapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne. E ai cittadini consiglia di non aprire questi video e non ascoltare le canzoni.

Emilio Garon

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