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Lonigo

È intitolata a Davide Rebellin la ciclopista sull’argine del Guà

Il Comune dedica vie e parchi ai cittadini che hanno fatto la storia del paese. Previsto un bosco urbano in memoria delle vittime del Covid.
La ciclopista che corre lungo l’argine del torrente Guà sarà intitolata a Davide Rebellin
La ciclopista che corre lungo l’argine del torrente Guà sarà intitolata a Davide Rebellin
La ciclopista che corre lungo l’argine del torrente Guà sarà intitolata a Davide Rebellin
La ciclopista che corre lungo l’argine del torrente Guà sarà intitolata a Davide Rebellin

La giunta comunale leonicena ha deliberato di intitolare quattro zone della città al nome di altrettante persone che per una serie di motivi sono state ritenute idonee a ottenere questo importante riconoscimento

Una piazza intitolata allo scienziato del 1400, Nicolò Leoniceno

Il primo nominativo è quello di Nicolò Leoniceno, scienziato e medico, nato a Lonigo nel 1428 e morto a Ferrara nel 1524. Dopo la laurea in medicina conseguita a Padova, frequentò diverse corti europee dove venne apprezzato per la sua preparazione scientifica e letteraria. Giunto a Ferrara, resse la cattedra di medicina della città estense per oltre mezzo secolo e sviluppò delle teorie innovatrici per la cura di alcune gravi malattie. A suo nome sarà intitolato lo slargo di via Castelgiuncoli che fino a qualche decennio fa ospitava la pesa pubblica. Attualmente l’area è adibita a parcheggio.

L'arena del Verdi dedicata al musicista Giuseppe Becce

Di caratura internazionale anche l’intestatario della seconda targa, il musicista Giuseppe Becce (1877-1973), che darà il nome all’arena all’aperto da poco realizzata nel piazzale del teatro comunale Verdi. Abbinamento quanto mai opportuno, vista la notorietà che il concittadino ottenne a livello internazionale come compositore di musiche da film, un settore nel quale è unanimemente considerato come uno dei pionieri. Attivo soprattutto in Germania, lavorò con i maggiori registi della sua epoca. 

La ciclopedonale dedicata al ciclista Davide Rebellin

Di natura sportiva è invece la terza intitolazione, dedicata a uno degli idoli degli appassionati leoniceni di ciclismo, il compianto Davide Rebellin. L’eco dell’emozione suscitata dalla sua drammatica scomparsa, avvenuta nell’autunno scorso a seguito di un incidente stradale, è ancora viva in città. L’assegnazione a suo nome della pista ciclopedonale sull’argine del Guà nel tratto da ponte San Giovanni al confine comunale di Bagnolo è il doveroso riconoscimento da parte della civica comunità alla memoria di un grande campione.

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Uno spiazzo verde per Norma Cossetto

Ha dei risvolti politici, e non è legato alla storia cittadina, l’ultimo nome indicato nella delibera di giunta, quello della martire delle foibe Norma Cossetto. Da tempo gli attivisti della Lega sollecitavano un intervento in tal senso e l’amministrazione comunale ha deciso di aderire alla richiesta individuando allo scopo la zona che si trova in via Martiri delle Foibe, lungo la strada che porta alla stazione di Locara. Lì, un appezzamento erboso diventerà il giardino Norma Cossetto. 

La nuova toponomastica diventerà effettiva solo a seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla prefettura di Vicenza, l’ente al quale compete questa procedura civica. Dal momento che la misura non prevede variazioni per alcun indirizzo di residenza, in quanto le quattro località sono disabitate, il permesso dovrebbe essere rilasciato a breve e senza controindicazioni.

Le altre dediche a Roberto Nisticò, Maurizio Bolcato e alle vittime del Covid

Più semplice sarà dedicare ad altrettanti concittadini da poco scomparsi due luoghi di natura privata: una delle sale interne alla barchessa di villa Mugna e il campo da calcio di Madonna.  La prima avrà il nome di Roberto Nisticò, amministratore comunale e vicesindaco ai tempi delle giunte Boschetto; e Maurizio Bolcato, valente calciatore, imprenditore e dirigente sportivo. C’è un’ultima novità, annunciata recentemente dal sindaco Pierluigi Giacomello nel corso di un incontro pubblico.  Alla fine di via San Giovanni, vicino all’area riservata ai camper, sarà realizzato un “bosco di città” da dedicare alle persone morte a causa dell’epidemia da Covid. L’iniziativa è presa di concerto con la sezione leonicena del Lions club. 

 

Lino Zonin

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