Una strage di un milione di api bruciate da ignoti e crudeli vandali. È successo nei giorni scorsi sul colle di Monticello a Ponte di Barbarano dove 40 arnie di api sono state date alle fiamme da ignoti criminali. Le arnie erano di proprietà di Alessandro Gardin che gestisce l’azienda L’Apicoltura a Barbarano Mossano. Da ben tre generazioni l’azienda dei Gardin gestisce alveari sui colli Berici, sugli Euganei, nell’Emilia Romagna e in alta Toscana, con una produzione annua di circa 700 quintali di miele.
40 arnie di api sono state date alle fiamme: un atto doloso
«Amiamo le nostre api - ci confida Alessandro - ci prendiamo cura di loro allevandole in maniera semplice e naturale. Solo nei colli Berici e negli Euganei abbiamo oltre 1.500 alveari».
E proprio in casa, sul colle di Monticello dove stanziano oltre un centinaio di casette per api, il fattaccio: una quarantina di arnie date alle fiamme. «Si è trattato di un’azione dolosa - chiarisce Gardin - ignoti hanno gettato materiale infiammabile, probabilmente petardi, su una o più arnie. La combinazione di legno e cera ha innescato il fuoco. In breve tempo sono andate in fumo una quarantina di casette».
È successo in un'apicoltura di Monticello a Ponte di Barbarano
In quelle quaranta arnie vivevano altrettante famiglie di api: ogni famiglia è composta da circa 25mila insetti, quindi purtroppo i conti sono presto fatti. Parliamo di oltre un milione di api.
«Non so che dire - dice ancora Gardin - le casette sono sul colle di Monticello da trent’anni, a Barbarano sono ben conosciuto e non ho mai avuto diverbi con nessuno. Non penso a qualche concorrente o qualche “nemico”, piuttosto alla bravata di qualcuno, un puro atto di vandalismo».
Il precedente
Quattro anni fa, nello stesso luogo, hanno dato fuoco alle arnie ma, grazie ad una tempestiva segnalazione, sono potuto intervenire ed evitare il peggio. Il danno stavolta supera i 15.000 euro. Ma non è tanto il valore del danno, quello si risolve, quanto la mancanza di rispetto per gli animali, che sono molto importanti per l’ecosistema, fa male la crudeltà di questa azione.
Gardin non è nemmeno coperto da assicurazione perchè l’area non era recintata. «Pazienza per la questione economica, è un altro il danno che mi amareggia. Ricordiamo sempre che fare l’apicoltore è un lavoro sociale che da più beneficio all’ambiente del suo reale ritorno economico».