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EST VICENTINO

Il West Nile si allarga: casi a Quinto e Camisano

di Franco Pepe

Il West Nile non si ferma. E fa sempre più paura. Due cluster in contemporanea, il primo a Camisano e il secondo a Valproto di Quinto Vicentino. Sono i primi focolai di quest’anno nel territorio dell’Ulss Berica in una estate contrassegnata dal ritorno a grandi numeri del virus del Nilo Occidentale e in un periodo, dai primi di luglio, che ha visto il Veneto diventare l’epicentro italiano dell’infezione con 175 casi concentrati soprattutto nel Padovano e 9 decessi tutti di anziani sopra gli 80 anni fra i quali un vicentino di 83 anni morto la scorsa settimana al San Bortolo nel reparto di neurologia. 

Due casi di West Nile a Camisano in un zona urbanizzata tra via Vicenza e via Zanella nel raggio di 2 chilometri. Si tratta di un uomo di 82 anni e di una giovane di 29 anni. Altri due casi nella frazione di Valproto di Quinto tra via Aldo Moro e via Gaudianella, in un’area a prevalente carattere rurale ma sempre entro quella canonica distanza di due chilometri che è il parametro tecnico preso a riferimento dalle autorità sanitarie per definire un focolaio. E qui sono risultati positivi al virus due anziani di 87 e 75 anni. Insomma, ora è davvero allarme. I casi accertati, fra Vicenza e i 58 Comuni che fanno parte dell’Azienda Berica, salgono a 20. Finora erano stati solo episodi sporadici. Ma, perché esplodessero focolai, era solo questione di tempo. Fra Padova e Treviso siamo circondati dal virus. Oltre tutto nell’80% dei casi il West Nile è asintomatico. Molti vicentini possono esserne portatori senza saperlo. Nel 20% dei casi si avvertono sintomi simili a quelli di una banale influenza. La forma più pesante trasmessa dalle zanzare infette colpisce meno dell’1 per cento fino alla paralisi e al coma. Uno su mille muore di encefalite. 

Il pericolo è in agguato. Per questo sono scattati subito gli interventi urgenti di salute pubblica dei due Comuni coinvolti per cercare di bloccare l’estendersi dei focolai. È emergenza, e ci sono le condizioni per effettuare i trattamenti straordinari per abbattere le popolazioni di zanzare adulte responsabili della trasmissione del virus. In linea diretta con il Sisp, il Servizio di igiene pubblica dell’Ulss 8, e con Felice Foglia, l’esperto di arbovirosi che opera nella squadra diretta da Teresa Padovan, i due sindaci hanno programmato gli interventi di disinfestazione da effettuare in urgenza. Si inizia domani alle 14. E a farli sarà una ditta fornita dall’Azienda Zero. Gratuitamente, quindi, per i Comuni. A Camisano, visto che l’area da bonificare è urbana, si faranno trattamenti adulticidi e larvicidi. A Valproto, in zona di campagna, l’intenzione è di limitarsi ai larvicidi ma il sindaco sta valutando per via Aldo Moro, dove ci sono parecchie case, la possibilità di ampliare l’intervento anche agli adulticidi. Sono partite ieri le ordinanze rivolte a tutti coloro che risiedono in un raggio di 200 metri dalle case in cui abitano le persone con diagnosi di West Nile e che, secondo la normativa, devono ricevere l’avviso informativo almeno 24 ore prima dell’avvio delle campagne di lotta alle zanzare e di bonifica ambientale.

Ci sono indicazioni e consigli di natura preventiva per evitare il proliferare delle zanzare e tenerle lontane, e precauzioni da osservare durante l’immissione degli insetticidi nebulizzati. In particolare per gli adulticidi, che sono irrorati nelle ore notturne anche negli spazi privati all’aperto, è raccomandato di rimanere in casa, di chiudere le finestre delle abitazioni, di coprire i vegetali che si coltivano negli orti, di tenere negli appartamenti gli animali domestici. 

 

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