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Sossano

Anziano legato e rapinato: condannato un assalitore

Nicola Valdo, 24 anni, veronese, la sera del 21 maggio 2018, assieme ad altri cinque complici, si era presentato a casa di Orfeo Grandis, pensionato di 80 anni, residente in via Croce di Pietra a Sossano, legandolo e picchiandolo per portargli via diversi oggetti di valore. Il provvidenziale arrivo del figlio dell’80enne, allertato dal nipote, che si trovava al primo piano, aveva però scongiurato il peggio costringendo i banditi alla fuga precipitosa dopo un breve parapiglia.
L’altro giorno per quell’assalto Valdo è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare, Antonella Toniolo, a un anno e mezzo di reclusione e a una multa di mille euro. Il 24enne dovrà inoltre risarcire la vittima dell’aggressione e il figlio con la somma di 5 mila euro ciascuno. All’imputato, difeso dall’avvocato Davide Sentieri, il gup ha infine concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena. Valdo, tramite il suo legale, aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che, in caso di condanna, dà diritto allo sconto di un terzo della pena.
Erano da poco trascorse le 23 del 21 maggio di quattro anni fa quando Orfeo Grandis, che si trovava in casa col nipote Leonardo, dopo un primo squillo senza risposta del videocitofono al secondo aveva socchiuso la porta d’ingresso per verificare chi avesse suonato. Improvvisamente si era trovato davanti due uomini col volto travisato che lo avevano spinto a terra. Il pensionato aveva immediatamente reagito gridando a squarciagola il nome del nipote ventenne. Il ragazzo, immediatamente resosi subito conto della situazione di pericolo, aveva a sua volta allertato telefonicamente il padre Enrico che aveva appena concluso in municipio una riunione del gruppo di maggioranza consiliare di cui all’epoca era componente. Accompagnato da altri due consiglieri comunali, Enrico Grandis si era dunque diretto a casa del papà dove si era trovato di fronte a uno dei malviventi. Ne era nata una colluttazione, che aveva messo in fuga la banda. Nel corso delle successive indagini, a cui avevano preso parte i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagna di Vicenza, oltre ai colleghi della stazione di Sossano, era emerso come il blitz in via Croce Pietra fosse stato organizzato e messo in atto da sei persone. Tra loro anche Valdo che aveva portato a Sossano, con la sua auto, altri tre complici. Il 24enne era stato anche accusato di porto abusivo di oggetti atti a offendere (si trattava nello specifico di un bastone e di alcuni cacciativi usati nel corso della rapina) e di ricettazione, in concorso, per avere ricevuto la moto (risultata poi rubata) con cui altri due componenti della banda si erano recati nell’abitazione del pensionata la sera del 21 maggio 2018. Da entrambe le accuse Valdo è stato assolto dal giudice Toniolo per non avere commesso il fatto. L’inchiesta era stata coordinata dal pm Salvadori. 

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Matteo Bernardini

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