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Vicenza

Stretta sui plateatici: «Via entro fine mese quelli non in regola»

L’altolà della Soprintendenza: «Ci sono attività che hanno realizzato strutture impattanti già prima del Covid. Lavorare sul regolamento»

«A Vicenza c’è un problema serio con i plateatici, molto più che a Verona». A dirlo, esattamente sei mesi fa, era stato il soprintendente per le Belle arti nelle province di Vicenza, Verona e Rovigo, Vincenzo Tinè. Lo stesso Tinè che, a meno di venti giorni dallo scadere delle “liberalizzazioni” (il termine è il 30 settembre) che durante il covid avevano consentito ai dehors di spuntare come funghi grazie a procedure agevolate, ribadisce che «molti locali dovranno smantellare le pertinenze esterne non autorizzate».

Sono 180 i plateatici in città

In che senso non autorizzate? Oggi in città ci sono circa 180 salottini all’aperto, ma nel mirino della Soprintendenza ci sono soprattutto quei bar e ristoranti che «hanno edificato pezzi di strade, come avvenuto in corso Palladio e da ben prima della pandemia, costruendo vere e proprie strutture, senza limitarsi a tavolini e ombrelloni», rileva ancora Tinè, che ribadisce: «Quei plateatici non sono mai stati autorizzati».
Il “problema serio”, dunque, permane. Anche perché, sempre “rispetto a Verona”, «il regolamento che doveva essere emanato per fissare i parametri per i plateatici non è mai partito». O meglio: un regolamento il Comune lo ha e riguarda proprio “l’occupazione di aree pubbliche per spazi ristoro all’aperto”. Quello a cui fa riferimento Tinè è però una nuova regolamentazione che, come spiegato già a marzo, «mira ad individuare i contesti di pregio da tutelare e in questo senso le soprintendenze stanno procedendo con un lavoro molto pesante per definire monumenti e aree di rispetto». Una mappatura che dovrebbe servire a stilare una lista di “aree rosse” in cui le installazioni di un certo tipo – ingombranti, voluminose, impattanti - saranno proibite.

La mappatura

Ed è proprio questo lavoro da eseguire con il Comune che, a detta di Tinè, si sarebbe arenato. «È invece opportuno che si riparta, affinché gli stessi commercianti abbiano chiarezza delle norme», auspica il soprintendente. Sulla famosa “mappatura” si era espresso, nei mesi passati, l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine. «La mappatura sui plateatici la stiamo portando avanti assieme, Comune e soprintendenza – assicurava Giovine - proprio per avere un protocollo e uno strumento che sia unico e definitivo». Già in primavera poi, sempre Giovine aveva annunciato un’ulteriore regolamentazione, in lavorazione assieme al vademecum sui dehors.

«Regole valide sempre»

Citando le parole dell’assessore di qualche mese fa, «stiamo predisponendo un regolamento specifico anche per eventi e manifestazioni di piazza, in modo che non si debba andare ogni volta in soprintendenza ma ci siano regole valide sempre», auspica Giovine, che dei plateatici – prima gratuiti, poi scontati del 50% - ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia nelle politiche di rivitalizzazione della città. E a proposito di vitalità del centro storico, il tema plateatici è anche l’occasione, per il soprintendente Tinè, per rispondere a distanza al sindaco Francesco Rucco, che lunedì mattina, durante la presentazione del Festival ViWine in programma dal 23 al 25 settembre, ha lanciato una frecciatina alla soprintendenza circa la ristretta possibilità di utilizzo della Basilica. «Se non ci fossero tutti i limiti previsti dalla soprintendenza per il suo utilizzo, io la Basilica la farei vivere molto di più, in maniera più aperta, come una volta». Parole a cui Tinè replica con un sorriso: «Mi dispiace sentire questo dal sindaco, anche perché siamo sempre stati abbastanza convergenti sull’opportunità o meno di fare certe cose e in Basilica, per legge, eventi non strettamente culturali non si possono fare».

La posizione dei commercianti

Intanto però, ad attendere al varco le decisioni sui plateatici ci sono gli esercenti. Se Ascom Vicenza ha chiesto attraverso la Fipe nazionale di prolungare le agevolazioni per i plateatici fino al 31 dicembre, il presidente dei ristoratori vicentini Gianluca Baratto sollecita una definizione di costi e canone. «Il plateatico ha aiutato moltissimo le attività in questo periodo, specie in centro storico, ma al contempo ha dato una mano alle città ad abbellirsi e a rivitalizzarsi – sottolinea Baratto – credo sia una grande opportunità, da mantenere e ben venga una regolamentazione che chiarisca ogni aspetto delle concessioni». 

Giulia Armeni

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