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Lotta al Covid

Vaccino, altre 6 mila dosi per il Vicentino in arrivo da Roma

Vaccini. Si anticipano i tempi. Dopo il V-day del 27 dicembre si riprende a vaccinare già questa settimana, forse addirittura domani negli ambulatori-prelievi del chiostro. E, poi, si andrà avanti ad oltranza, un giorno dopo l’altro, fino all’esaurimento delle scorte. Tocca ancora, in questa prima fase, agli operatori sanitari più a rischio, fra ospedalieri, Usca, guardia medica, medici e pediatri di base. Si proseguirà con le case di riposo. La comunicazione di questo improvviso cambio di programma è venuta dalla Regione al Sisp dell’Ulss Berica nella tarda serata di domenica. Al centro di stoccaggio del San Bortolo, come ospedale-hub, nelle prossime ore arrivano dall’istituto Spallanzani di Roma, e quindi, dall’azienda ospedaliera di Padova, 6.825 dosi del vaccino Pfizer-Biontech, da ripartire fra le due Ulss: 3.933 per la Berica e 2.892 per la Pedemontana. Le altre spedizioni dirette a Vicenza, sempre seguendo lo stesso percorso, con lo stesso numero di flaconcini, e scortate dai carabinieri partiranno, ogni settimana, altre quattro volte, il 4, 11, 18, 25 gennaio, per giungere in ospedale verosimilmente dopo 24 ore. In tutto, nel giro di un mese, nei freezer della farmacia del San Bortolo giungeranno più di 34 mila dosi da dividere ogni volta fra le due aziende della provincia, 19 mila 665 per l’Ulss 8 e 14 mila 460 per l’Ulss 7. Insomma, entro gennaio, nel Vicentino, se queste previsioni verranno rispettate in toto, si dovrebbero completare le vaccinazioni per le prime due categorie ritenute prioritarie in assoluto, operatori sanitari di ospedali, servizi territoriali, case di cura, ospiti e dipendenti delle case di riposo. 

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