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Vicenza

Amazon, trasferimenti congelati dopo la bufera

Il polo Amazon in zona Vicenza Est (Foto Colorfoto / Ilaria Toniolo)
Il polo Amazon in zona Vicenza Est (Foto Colorfoto / Ilaria Toniolo)
Il polo Amazon in zona Vicenza Est (Foto Colorfoto / Ilaria Toniolo)
Il polo Amazon in zona Vicenza Est (Foto Colorfoto / Ilaria Toniolo)

Amazon "congela" i trasferimenti. L'assist ai sindacati che stanno osservando unitariamente la questione arriva da Assoespressi, l'associazione di categoria che riunisce i corrieri e gestisce di conseguenza gran parte dei lavoratori che saranno dispiegati nei nuovi centri logistici aperti dal gigante di Seattle, tra cui quello di viale della Serenissima a Vicenza.Dopo la lettera di trasferimento che era stata recapitata a 160 driver sui 400 in servizio a Vigonza nel Padovano verso Vicenza e Dese, nel Veneziano, l'associazione di categoria ha spiegato che c'è la disponibilità a incontrare le organizzazioni sindacali (oggi) per studiare come evitare impatti negativi. I trasferimenti sono momentaneamente congelati ed è stato assicurato che gli spostamenti saranno decretati solo con la logica della disponibilità.

Mentre la trattativa arriva a un nuovo capitolo, con lo "spettro" di queste assunzioni che potrebbero arrivare da fuori provincia, la polemica si è spostata sul piano politico. Il consigliere comunale di Coalizione civica, Ciro Asproso, attacca: «Il principale compito della politica è quello di governare i processi di trasformazione. Per questo avevamo denunciato già nel febbraio scorso i rischi di un accordo tra amministrazione comunale e Amazon, totalmente sbilanciato a favore di quest'ultima. Il permesso di costruire del nuovo centro logistico è stato rilasciato in deroga allo strumento urbanistico e in assenza di un piano attuativo, principalmente per una ragione: l'assunzione di 110 persone nella provincia di Vicenza». «Rucco aveva illuso la città promettendo i nuovi posti di lavoro per i vicentini - commenta Leonardo Nicolai, portavoce di Coalizione civica per Vicenza - Una promessa che non stava né in cielo né in terra di suo. Oggi si scopre che non si tratta nemmeno di posti nuovi». «La vicenda del trasferimento improvviso dei lavoratori di Vigonza - prosegue Giuseppe Rigobello, responsabile dello sportello "Primo Soccorso Lavoro" - evidenzia lo scarso interesse di Amazon per le condizioni di lavoro e la qualità della vita dei propri dipendenti». Il portavoce di Europa Verde, Mattia Stella conclude: «Nonostante a livello nazionale si sia giunti a una intesa tra Amazon e i sindacati sulle relazioni industriali, sul piano della gestione della forza lavoro si è creata subito una distonia. La lettera di trasferimento degli autisti impiegati a Vigonza sulla sede in apertura a Vicenza è un brutto segnale».

Karl Zilliken

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