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Droga in Valletta. «Subito chiarezza»

Controllo della polizia locale “Alto Vicentino” al Castello. STUDIOSTELLA
Controllo della polizia locale “Alto Vicentino” al Castello. STUDIOSTELLA
Controllo della polizia locale “Alto Vicentino” al Castello. STUDIOSTELLA
Controllo della polizia locale “Alto Vicentino” al Castello. STUDIOSTELLA

Silvia Dal Ceredo Karl Zilliken L’imperativo è «fare chiarezza». Sul punto, il Consiglio comunale scledense è coeso come non mai. Quello che è diventato un vero e proprio affaire della droga in Valletta deve essere chiarito, prima che diventi pericoloso. Ed il caso è già stato segnalato alla Procura di Vicenza. L’accusa di Carlo Cunegato di “Tessiamo Schio” diretta al sindaco Valter Orsi ed al comandante della polizia locale Giovanni Scarpellini di lanciare fake news , notizie false costruite ad arte, per «delegittimare gli immigrati e creare paura» fa discutere ed è inevitabile che sia così. Se non compariranno prove, Cunegato non avrà sostenitori ma è già nutrito il novero degli avversari politici che lo accusano senza mezzi termini. I COMMENTI. I capigruppo seguono con interesse il caso, ma a distanza. Invocano un'esternazione chiarificatrice definitiva. «Avere dei dubbi è legittimo – considera Domenico Storti della civica Veneto Stato - ma visto l'argomento delicatissimo onestamente al suo posto non sarei andato a sbandierare la faccenda sulla stampa e sui social. Mi pare che il collega nutra una costante diffidenza sull'operato del sindaco, spesso non dettata da fatti circostanziati. Al di là del caso specifico, forse a volte questo atteggiamento può giocare brutti scherzi». Da Forza Italia, per Marco Tolettini «la vicenda è incredibile. Mi auguro che non sia vero, poiché lanciare un'accusa così pesante, nel caso in cui non fosse vero, comporterebbe conseguenze gravi. Spero ci sia stato un fraintendimento, una sorta di incomprensione. Vedremo come andrà a finire». Il capogruppo Marco Vantin del Movimento 5 Stelle ritiene che si tratti di «accuse gravi, spero che al più presto la faccenda sia chiarita. Per fugare ogni dubbio basterebbe mostrare i documenti attestanti la verità e tutto si definirebbe. Personalmente però, se avessi avuto dubbi analoghi, avrei agito diversamente dal collega Cunegato, forse con un approccio più collaborativo verso le forze dell'ordine». Dalla Lega Nord invece Alessandro Gori ci va giù più pesante. «Posso capire l'attacco politico verso il sindaco mettendo in dubbio il suo operato, ci sta, fa parte del gioco delle parti. Mi pare invece un po' di cattivo gusto farlo con il comandante della polizia locale, è impensabile che una figura così possa prestarsi a giochetti del genere. Forse il collega era a corto di argomenti». Più moderata la posizione di Giovanni Battistella del Pd. «Se aveva dei dubbi, il collega ha fatto bene a chiedere chiarimenti con un'interrogazione. Ben vengano i controlli potenziati di polizia, ma se venisse fuori che le informazioni raccolte vengono in qualche modo strumentalizzate, ci si troverebbe di fronte a un fatto gravissimo». Alessandro Maculan, portavoce della lista Noi Cittadini, critica pesantemente l'iniziativa del collega. «È meglio non trattare la politica come una barzelletta, per non rischiare di diventarne il protagonista. Forse è meglio approfondire meglio i temi per capire le dinamiche di situazioni delicate come questa, che vede coinvolta una minorenne. Finché il tema viene affrontato in termini formali nell'ambito dell'interrogazione ci può stare, ma segnalare la stessa vicenda su facebook in termini e toni completamente diversi, ponendo domande allusive, mi pare un utilizzo improprio e fuori luogo. Se Cunegato ha dei documenti in mano, vada a subito a denunciare i fatti in procura, non sui social. Mi pare che qui si sia sollevato un polverone per fare della propaganda politica». «Probabilmente il consigliere Cunegato – sottolinea invece Mauro Tessaro, gruppo misto - non voleva mettere in discussione il lavoro delle forze dell'ordine che assicurano ogni giorno, con professionalità e senso del dovere, la sicurezza del nostro territorio. I risultati del comandante Scarpellini e dei suoi agenti sono un fiore all'occhiello per tutti noi. Spero che questa polemica si spenga al più presto». I FATTI. Domenica 18 febbraio la polizia locale del comandante Scarpellini ha concluso un’operazione anti-droga con l’unità cinofila tra la Valletta ed il Castello di Schio. Una ragazza di 15 anni, spaventata dal cane, ha consegnato autonomamente le sostanze che aveva nel giubbino, 19 palline di hashish per 7,7 grammi e 3 agglomerati di marijuana per 2,6 grammi. La ragazza ha ammesso di averli acquisiti poco prima da giovani immigrati per 160 euro. Quantità e frazionamento non erano compatibili per l’uso personale: la giovanissima è stata denunciata alla Procura della Repubblica del Tribunale per i minori di Venezia. Questa la ricostruzione degli agenti. Cunegato, con un’interrogazione prima e con un’uscita su facebook poi, ha sostenuto di aver saputo, grazie al suo lavoro a scuola, che una ragazza di 15 anni è stata fermata con la medesima quantità di droga il giorno dopo da tutt’altra parte. Da qui, la teoria contro Orsi e Scarpellini. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo Karl Zilliken

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