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Montecchio Maggiore

Scoperti agenti immobiliari abusivi: scatta la maxi multa

Tre mediatori immobiliari abusivi: sono quelli scoperti dalle fiamme gialle in una nota agenzia immobiliare di Montecchio Maggiore. Nessuno di loro era iscritto nell’apposita sezione del Registro delle Imprese – requisito imprescindibile per questo tipo di professione.

Nelle indagini svolte dai finanzieri della sono stati incrociati i dati contenuti nella documentazione acquisita nell’agenzia, le informazioni ottenute mediante l’acquisizione delle mail aziendali, nonché le dichiarazioni rese da alcuni clienti. Al termine dell’attività ispettiva, è stato possibile appurare che alcuni dei cosiddetti “segnalatori/consulenti immobiliari” esterni, di cui l’agenzia immobiliare si è avvalsa, tutti dotati di autonoma partita Iva come procacciatori di affari, svolgevano in realtà negli uffici l’attività di mediazione immobiliare, pur non essendo abilitati. 

Nello specifico è stato accertato che gli “agenti” curavano tutti gli aspetti delle trattative con i clienti, provvedendo a far visionare gli immobili, a curare i rapporti con gli altri professionisti interessati (architetti, uffici vari, banche, notai) e, in alcuni casi, presenziando anche al rogito finale, prerogative esclusive dei mediatori immobiliari, iscritti nella sezione REA del Registro delle Imprese, ai quali sono richiesti precisi requisiti morali e professionali quali, tra gli altri, l’assenza di condanne per determinati reati, nonché di provvedimenti antimafia, la frequentazione di un corso di formazione specifico e il superamento di un apposito esame.

Nei confronti di ciascun presunto agente immobiliare è scattata una sanzione amministrativa per un importo che va da 7.500 a 15.000 euro ed è stata inoltrata una segnalazione alla Camera di Commercio berica per l’eventuale adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti degli stessi e dell’agenzia immobiliare con cui operavano.

 

La legge ha recentemente previsto anche che, in caso di recidiva, si configuri il reato di esercizio abusivo di una professione, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 10 mila a 50 mila euro.

L’intervento della Guardia di Finanza di Vicenza, in perfetta sinergia istituzionale con la locale Camera di Commercio, si inserisce in un più ampio dispositivo di salvaguardia degli operatori onesti, che ha lo scopo primario di tutelare lavoratori e associazioni di categoria del settore a fronte di comportamenti lesivi della corretta concorrenza, prevenendo nel contempo le numerose truffe a danno di ignari clienti, che trovano nell’abusivismo terreno fertile

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