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Montebello

La banda del buco colpisce in sala slot

La banda del buco ha colpito ancora. Nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 novembre dei ladri “muratori” hanno messo a segno un furto lavorando per una notte a colpi di martello e scalpello per abbattere un muro divisorio ed entrare nei locali della sala slot “Golden Room” di Montebello in via Vienna al civico 1/c, a pochi passi dal centralissimo viale Verona, nel cuore del paese. I malviventi si sono introdotti nella sala slot forzando prima la porta di un altro locale al pian terreno della palazzina, attualmente sfitto, dove si trovava, fino ad appena qualche settimana fa, una scuola di lingue. Hanno poi abbattuto il divisorio dell'ex aula e sono sbucati da sotto il lavandino del bagno della “Golden Room”. Una volta dentro, hanno scassinato 13 tra slot machine e macchinetta cambiamonete portandosi via un bottino quantificato in poco di 8 mila euro.

Molta è stata la sorpresa martedì mattina quando il titolare del salone, Thang Long Bin, imprenditore cinese residente a Vicenza, si è trovato davanti il foro sul muro e tutte le macchinette scassinate. “Mi è venuto quasi da piangere – ha riferito il titolare -. Ho aperto soltanto da pochi mesi e fin dall'inizio sono stato preso di mira dai ladri che hanno tentato di entrare già una volta forzando la porta d'ingresso. Dopo questo episodio per protezione avevo fatto mettere delle inferriate robuste e pensavo che questo bastasse a tenere lontani i ladri dal locale. E invece non è stato così. Mai mi sarei aspettato di vedere quello che ho visto. In quel momento mi stavano venendo le lacrime agli occhi”.

Nessuno sembrerebbe essersi accorto di nulla. Per portare avanti la loro illecita attività infatti i ladri hanno potuto agire indisturbati per ore approfittando che il bar ricevitoria a fianco il lunedì è chiuso tutta la giornata per il rispetto del turno di riposo. E a niente sono servite le telecamere del circuito di videosorveglianza del parcheggio del condominio e men che meno le inferriate al portoncino d'ingresso e alla finestra sul retro. “Qui è diventato un porto di mare – afferma Roberto Main, titolare delle onoranze funebri a fianco della sala slot -. Ci sono persone che vanno e vengono, molte mai viste prima, difficile capire se tra queste potesse esserci anche qualche malintenzionato”.

Il furto, sul quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Valdagno cui il titolare della sala slot il giorno dopo si è rivolto per denunciare quanto accaduto, è coperto da assicurazione ma, nel bilancio criminoso, sono tuttavia da sommare il danno subito per lo scasso delle macchinette, in via di quantificazione, e quello edile per lo squarcio nel muro, stimato in un altro migliaio di euro.  

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